"Mettere il Bologna a 4 punti a 6
giornate dalla fine dice tutto sull'importanza della vittoria di
oggi. Più o meno a 70 punti la qualificazione in Champions è
quasi sicura: con un gran risultato in casa del Milan sarebbe
più facile". Così Gian Piero Gasperini dopo il ritorno alla
vittoria in casa della sua Atalanta dopo 112 giorni. "Vincere
nel campionato italiano è davvero difficile, 18 volte su 32
partite sono tantissime. Gli avversari con cui competiamo sono
molto forti", osserva l'allenatore nerazzurro.
L'infortunio di Kolasinac a fine primo tempo non preoccupa:
"La botta al ginocchio non sembra essere di grande intensità,
vediamo nei prossimi giorni". Sul migliore in campo, nessun
dubbio: "Retegui era in grandi condizioni, segnando subito ci ha
dato la possibilità di essere più compatti, e il secondo gol di
Pasalic ci ha consentito un tipo di partita che da tempo non
riuscivamo a fare - sottolinea -. Al di là dell'assist di
Bellanova, è inconsueto per Retegui attaccare il primo palo. Non
aveva mai fatto prima una partita così: un riferimento forte per
la squadra, contro centrali difensivi forti. Con energia e
qualità ha alzato di molto il suo livello individuale". "Era
meglio non perdere con Fiorentina e Lazio, eppure anche con
l'Inter la squadra ha sempre fatto qualcosina di più
dell'avversario. A volte non si segna nemmeno a un metro dalla
porta: in partite così equilibrate l'episodio cambia molto. A
parte il secondo tempo con la Fiorentina, la prestazione non è
mai mancata", continua il tecnico atalantino.
Infine, sulla partita: "Nel primo tempo abbiamo creato anche
un paio di superiorità numeriche da sfruttare meglio, vedi palla
gol di Ederson - chiude Gasperini -. Nella ripresa c'era un po'
di fatica degli attaccanti, è entrato bene Maldini e se fossimo
stati più lucidi avremmo potuto chiudere la gara".
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