Primoz Roglic ha impiegato due sole tappe per indossare la maglia rosa del Giro d'Italia 2025, dove punta a bissare il successo ottenuto due anni fa.
Lo sloveno, oro olimpico nella cronometro a Tokyo 2020, ha sfruttato le sue doti per conquistare il secondo posto nella seconda tappa della Corsa rosa, una crono di 13.7 chilometri a Tirana, e rosicchiare tutto lo svantaggio che aveva dal vincitore della prima frazione, il danese Mads Pedersen, strappandogli la leadership per un solo secondo. E per un solo secondo sullo sloveno della Red Bull-Bora ha invece ottenuto la vittoria odierna il britannico Josh Tarling (Ineos Grenadiers), 21enne specialista delle prove contro il tempo, concludendo in 16'07'', alla media di 51,003kmh, un percorso breve ma con una salita nella parte centrale tale da spezzare il ritmo di pedalata. Molto vicino ai due migliori è arrivato l'australiano Jay Vine (16'10'') rimasto a lungo al comando dopo aver spodestato Edoardo Affini, campione europeo in carica, migliore degli italiani al traguardo con 16'13''. In una Tirana quasi a festa per l'evento, la prima delle due cronometro previste in questa 108/a edizione è stata incerta fino alle ultime pedalate di Pedersen, che in una sorta di volata sul rettilineo d'arrivo, lo stesso di ieri, ha cercato di respingere l'assalto di Roglic, mentre Tarling era ormai sicuro di avere in tasca la sua prima vittoria in carriera in un grande giro.
"Vincere oggi è sicuramente qualcosa di eccezionale - il commento del giovane colosso gallese, alto 1,94, che è anche il più giovane vincitore di una crono nella storia del Giro -. Ero soddisfatto della mia prova ma aspettare che gli altri corridori finissero il percorso è stato difficile, non voglio rifarlo: è stata un'attesa lunga, una vera sofferenza. Avevo timore di tutti tra i favoriti ma Roglic è stato davvero impressionante. Questa prima vittoria in un giro è un nuovo passo nella mia carriera". La crono ha permesso a Roglic di prendersi un piccolo vantaggio sul suo principale rivale, lo spagnolo Juan Ayuso, che ora è staccato di 16 secondi nella generale, preceduto oltre che da Pedersen - che mantiene la maglia ciclamino di leader della classifica a punti) anche da Mathias Vacek e da Brandon McNulty, rispettivamente quinto e ottavo oggi.
L'italiano Antonio Tiberi è ottavo, a 25 secondi da Roglic, mentre Wout Van Aert, secondo ieri, ha chiuso con 39 secondi di ritardo ed è scivolato oltre il decimo posto nella generale, appena avanti ai gemelli Simon e Adam Yates. La terza tappa del Giro, domani, si correrà ancora in Albania, e promette ancora spettacolo. Sono previsti 160 chilometri con partenza ed arrivo a Valona, con ben 2800 metri di dislivello, e Roglic dovrà impegnarsi per arrivare lunedì in Italia ancora da primo in classifica. "Tutti volevano questa maglia rosa, sono molto contento. Domani? Vediamo, per noi è importante averla a Roma l'ultimo giorno. Sarà una tappa difficile", ha infatti detto lo sloveno.
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