Con il trofeo di Monte-Carlo alzato
al cielo ancora negli occhi, Carlos Alcaraz è arrivato a
Barcellona per affrontare una nuova sfida, conquistare quello
del Conde de Godó 2025 (il "Barcelona Open Banc Sabadell" -ATP
500) che si sta disputando sulla terra rossa del Real Club de
Tenis Barcelona-1899, il più antico circolo della città. Ci è
già riuscito nel 2022 e nel 2023 mentre lo scorso anno ha dovuto
all'ultimo momento rinunciare a partecipare. Col sorriso
stampato in faccia ed appena ritrovata la seconda posizione nel
ranking, il 21enne di El Palmar (Murcia) si prepara all'esordio
nel torneo catalano. "Vincere ogni partita due set a zero o
comunque non perdere mai - ha risposto ridendo Alcaraz a
proposito delle aspettative dei fan - Il livello delle richieste
è alto, anche se riconosco che ci sono stati dei risultati che
per alcune persone, anche per me stesso a dire la verità, non
sono stati quelli che mi aspettavo. Sono passati quattro anni e
ho imparato molte cose, ora do importanza a ciò che lo merita.
Ci sono alcune sconfitte che per molti non sono state
spiegabili, ma per me non ci sono sconfitte che non lo siano
perché sono tutti insegnamenti, quindi è ora di guardare avanti.
Parlare è facile e gratuito, soprattutto quando qualcuno ha
delle aspettative e non le mantiene".
Per modestia lo spagnolo afferma di non avere aspettative
particolari per Barcellona: "Non mi aspettavo di vincere a
Monte-Carlo - spiega Alcaraz - volevo solo continuare a prendere
ritmo e ore sulla terra, ma conquistare il trofeo ha cambiato un
po' le cose. Io il favorito sulla terra battuta? Beh, ci sono
molti giocatori che possono fare la differenza in ogni torneo,
in questo momento ci sono 6 o 7 giocatori che possono vincere.
Non voglio considerarmi favorito: parto con le aspettative più
basse possibili. Voglio solo concentrarmi su ciò che è
importante per me: scendere in campo e divertirmi. Se perdo,
perdo, e se vinco, vinco, ma al di là di questo non voglio
riporre altre aspettative su di me".
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