"A Indian Wells pensavo di giocare
bene e fuori dal campo ero abbastanza calmo. La sconfitta contro
Draper mi ha fatto molto male. Poi sono arrivato a Miami e
perdere con Goffin è stata la goccia che ha fatto traboccare il
vaso. Ho toccato il fondo". Carlos Alcaraz, fresco vincitore del
torneo di Montecarlo, ha raccontato in una intervista a 'Marca'
le difficoltà incontrate ad inizio stagione e come le ha
superate. "Dovevo fermarmi e vedere cosa stava succedendo.
Questo mi è stato di grande aiuto. È dai momenti brutti che
impariamo di più. Ho imparato soprattutto a concentrarmi su ciò
che è importante - ha raccontato il numero 3 del mondo -. Ci
sono molte cose a cui diamo importanza e forse in realtà non ne
hanno nessuna. Prendersi qualche giorno di pausa è stata la
scelta migliore per pensare con lucidità e decidere".
Imparare a gestire la pressione ha avuto un ruolo
fondamentale. "Quando sei giovane, o nel mio caso molto giovane,
ed entri nel circuito tutto è nuovo. È un altro tipo di
pressione, quella che ti dà giocare con avversari che hai visto
in TV. Per dimostrare al mondo di cosa sei capace - ha
raccontato Alcaraz -. La pressione che sento adesso è quella di
voler rendere felici le persone, perché altrimenti ti daranno
filo da torcere e questo non mi piace. Quando sei nuovo tutto è
più facile".
L'anno scorso, di questi tempi, aveva pronosticato che Jannik
Sinner avrebbe terminato il 2024 come numero 1. E nel 2025?
"Bella domanda. Credo che ci aspetti una bella lotta. Come ho
detto, cerco di dare importanza a ciò che è veramente importante
e per me la classifica non lo è. L'importante è divertirsi e, se
perdo, uscire dal campo dicendomi che sono sulla strada giusta.
E da lì, andare avanti".
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