La spesa privata degli italiani per
il "welfare familiare" (salute e assistenza ad anziani e
disabili) nel 2024 è stata di circa 138 miliardi di euro, ovvero
quasi 5.400 euro per ciascun nucleo. Un impegno consistente, che
colma il vuoto lasciato in molti settori dall'intervento
pubblico, anche se la Penisola è al secondo posto in Europa per
la spesa sociale: circa 620 miliardi di euro, pari al 30% del
prodotto interno lordo, di cui però la metà va alle pensioni
mentre meno del 20% va al welfare.
È quanto emerge dal Rapporto della Fondazione per la
Sussidiarietà (Fps), "Sussidiarietà e… welfare territoriale",
presentato oggi a Roma al Centro Convegni Carlo Azeglio Ciampi
della Banca d'Italia.
"Investire sullo stato sociale, sulla sua universalità e
inclusività, non è solo un dovere di solidarietà verso i più
fragili, ma significa anche costruire società più coese, sistemi
più resilienti e una crescita economica più stabile", ha detto
Giorgio Vittadini, Presidente di Fps. "È venuto il momento di
rinnovare il patto sociale che ci unisce, con la cultura della
sussidiarietà, che è ricerca del bene comune attraverso la messa
a sistema del contributo di tutti. Più società e più Stato
insieme".
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