"Come vittima dell'odio, che sono
stata e sono ancora, non voglio che l'America crolli": così la
senatrice a vita Liliana Segre dopo il faccia a faccia fra
Donald Trump e il presidente ucraino Zelensky. "L'altro giorno -
ha detto in un confronto col ministro dell'interno Matteo
Pantedosi al Memoriale della Shoah - guardando la tv sono
rimasta atterrita da quello che vedevo. L'invaso diventava
invasore" in un "ribaltamento" iniziato da "quando è stato
eletto il nuovo presidente".
Segre lo ha detto sottolineando la "grande gratitudine" per
gli americani che l'hanno liberata dai campi di concentramento e
poi hanno allestito ospedali da campo dove "ciascuno veniva
curato con atteggiamento fraterno di generosità".
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