La buona fede dei politici, a tutti i
livelli a partire dai locali, nella firma di atti si "presume
fino a prova contraria" - ad eccezione dei casi di dolo - se
adottano atti "vistati o sottoscritti dai responsabili degli
uffici tecnici o amministrativi, in assenza di pareri formali,
interni o esterni, di contrario avviso". E' quanto prevede un
emendamento a firma di Augusta Montaruli e Luca Sbardella alla
pdl sulla riforma delle Corte dei Conti in discussione nelle
commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, come
anticipato dal Sole 24 ore e dal Fatto Quotidiano. La proposta
di modifica è
stata approvato nei giorni scorsi e rafforza lo scudo già
previsto dalla legge sulla responsabilità di atti di competenza
degli uffici.
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