Le Borse europee si mostrano
nervose a metà seduta mentre si consuma la sfida tra Usa e Cina
sui dazi. Tornano positivi i future di Wall Street con il Dow
Jones che sale dello 0,4% e il Nasdaq dello 0,6%. In questo
scenario si innesta la caduta del dollaro rispetto alle
principale valute. Prosegue la corsa dell'oro che mette a segno
un balzo del 3,3% a 3.224 dollari l'oncia.
L'indice stoxx 600 cede lo 0,4%. In calo Francoforte (-1,1%),
Parigi (-0,4%) e Milano (-0,2%). In rialzo Londra (+0,5%) e
Madrid (+0,4%). I principali listini sono appesantiti dalla
difesa (-1,5%), dal comparto tecnologico (-0,7%) e dalle auto
(-0,8%). Debole anche il lusso (-0,4%), all'indomani
dell'acquisizione di Versace da parte di Prada (+2,4% a Hong
Kong).
Seduta fiacca per l'energia (-0,6%), con il petrolio che
riduce il rialzo iniziale. Il Wti sale dello 0,8% a 60,61
dollari al barile. Il Brent si attesta a 63,83 dollari (+0,7%).
Girano in rialzo le banche (+0,5%). Toniche le utility (+1,1%),
con il prezzo del gas che scende dell'1% a 32,95 euro al
megawattora.
A Piazza Affari scivola Stellantis (-3,7%). Vendite anche su
Amplifon (-2,3%) e Generali (-1,9%). Corre Stm (+2,8%). In luce
Hera (+1,9%) e Poste (+1,5%). Tra le banche si mettono in mostra
Mediobanca (+1,4%) e Intesa (+0,6%). Poco mossi i rendimenti dei
titoli di stato, con lo spread tra Btp e Bund che si attesta a
126 punti. Il tasso del decennale italiano scende al 3,81%.
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