(dell'inviato Francesco Gallo) Com'è
stato per Ken Loach e il suo 'I, Daniel Black' e per il lavoro
di Woody Allen 'Cafe' Society' anche l'atteso film di Almodovar,
'Julieta', passato oggi in concorso al Festival di Cannes, e'
nel segno di un Dio minore. I temi cari al regista spagnolo ci
sono tutti, ma come depotenziati, con meno capacita' narrativa
ed emozionale. 'Julieta' e' comunque un film con al centro il
mondo femminile, caro da sempre ad Almodovar, ma che indaga
anche il dolore in due sue forme: il silenzio e il senso di
colpa. Protagonista Julieta (Emma Suarez e Adriana Ugarte) ,
professoressa di cinquantacinque anni, che cerca di spiegare,
attraverso una corrispondenza impossibile, a sua figlia Antia
(Bianca Pares) tutto ciò che non gli ha potuto mai dire negli
ultimi trenta anni. Motivo? La ragazza e' andata via quando
aveva diciotto anni dopo la morte drammatica del padre Xoan
(Daniel Grao). E' sparita. Insomma lettere a perdere da parte di
Julieta, solo un modo di sfogarsi, ma anche di ripercorre la sua
vita sfortunata. Da qui scorrono le immagini della vita della
donna, del suo sordo dolore e soprattutto
dell'incomprensibilita' di quello che e accaduto. Ma il tempo,
come si vede nel finale del film, gli dara' delle risposte, e
anche una sorta di risarcimento per quello che ha passato. Una
delle scene chiave del film è quella che vede Julieta in un
treno che corre nella notte dove incontra gli estremi della sua
vita: ovvero la morte di un passeggero suicida e il suo Xoan con
cui concepira', proprio durante il viaggio, Antia. Il film, che
dal 26 maggio sara' in sala con la Warner e che doveva chiamarsi
Silencio (un titolo a cui il regista spagnolo ha rinunciato
perche' gia' scelto da Martin Scorsese per il suo prossimo
lavoto) arriva a distanza di tre anni da Gli amanti passeggeri.
Nel cast diversi aficionados di Almodóvar: come Rossy de Palma,
Inma Cuesta, Pilar Castro, Dario Grandinetti, Daniel Grao,
Joaquin Notario e Nathalie Pozo. Frase chiave del film, tratto
dal romanzo 'In fuga' di Alice Munro (Einaudi), quella che dice
Julieta solo alla fine rivolta idealmente alla figlia che non
vede da 12 anni: ''non le chiedero' niente''. Titoli di coda su
una stupenda canzone di Chavela Vargas, cantante messicana
scomparsa quattro anni fa' e amica di Pedro Almodovar, che dice
puntualmente e molto a tema con il film: ''Se non te ne vai ti
do' la mia vita'.
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