Faye Dunaway compie 80 anni.
Icona degli anni '70, nel corso della sua carriera l'attrice ha
vinto un Premio Oscar, tre Golden Globe, un Bafta e un Emmy,
mentre nel 2011 il governo francese le ha conferito
l'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine delle Arti e delle
Lettere. Nata il 14 gennaio 1971 a Bascom, una cittadina della
Florida, e figlia di un militare dell'esercito degli Stati
Uniti, Dunaway ha debuttato a teatro negli anni '60, quando
neanche ventenne ottenne una piccola parte a Broadway nello show
'E venne la notte'. Il salto nel 1966 quando Elliot Silberstein
la volle per 'Cominciò per gioco' con Anthony Quinn. La Dunaway
fu poi scelta da Arthur Penn per 'Gangster Story' (1967),
ispirato alla storia di Bonnie e Clyde, nel quale si ritrovò a
recitare al fianco di Warren Beatty e Gene Hackman. La sua
interpretazione di Bonnie le valse una nomination all'Oscar come
migliore attrice protagonista. Dopo aver lavorato al fianco di
Jane Fonda in 'E venne la notte' di Otto Preminger e di Steve
McQueen ne 'Il caso Thomas Crown' di Norman Jewison, alla fine
degli anni '60 l'attrice sbarcò in Italia dove ebbe il ruolo di
Julia nel film Amanti (1968) diretto da Vittorio De Sica.
L'altro protagonista era Marcello Mastroianni, nei panni di
Valerio. Tra i due personaggi nasceva una storia d'amore e
presto la finzione si trasferì nel mondo della realtà e la
Dunaway e Mastroianni iniziarono una storia amorosa che sarebbe
tre anni. Successivamente l'attrice tornò a Hollywood. L'apice
della sua carriera sarebbe arrivato negli anni '70 con film come
'Chinatown' di Roman Polanski (1974), nel ruolo di Evelyn Cross
Mulwray che le valse la seconda nomination all'Oscar, e
L'inferno di cristallo (1974), diretto da John Guillermin, il
cui cast comprendeva Paul Newman, Steve McQueen, William Holden,
Fred Astaire, Jennifer Jones e Robert Wagner. L'Oscar come
miglior attrice arrivò con l'interpretazione di Diana
Christensen in 'Quinto Potere', film di Sidney Lumet del 1976
sugli abusi della cronaca. Per lo stesso ruolo vinse anche il
Golden Globe. Negli anni '80 Faye Dunaway si è dedicata
soprattutto alla televisione apparendo in alcuni episodi del
serial 'Il tenente Colombo' ed è tornata anche a lavorare in
Italia, interpretando la regina Isabella di Castiglia nello
sceneggiato 'Cristoforo Colombo' di Alberto Lattuada, nel film
di Carlo Vanzina 'La partita' e con Lina Wertmüller ne 'In una
notte di chiaro di luna'. Nel 2017 la Dunaway, alla quale
Hollywood ha anche dedicato una stella lungo il celebre Walk of
Fame, è stata protagonista di una delle gaffe più clamorose
della storia della cerimonia degli Oscar, quando in coppia con
Warren Beatty dichiarò erroneamente La La Land come miglior film
invece del legittimo vincitore Moonlight. In realtà l'errore non
fu dei presentatori, bensì di chi aveva il compito di consegnare
le buste con i nomi dei vincitori. In un'intervista a Variety la
Dunaway ha rivelato di sentirsi ugualmente un po' colpevole.
"Avrei potuto fare qualcosa - ha ammesso -. Come ho fatto a non
vedere il nome di Emma Stone sul cartoncino?".
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