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Torna Belve, il programma cult di
Rai2 ideato e condotto Francesca Fagnani, prodotto da Fremantle
e giunto alla quinta stagione: appuntamento in prima serata,
ogni martedì, dal 29 aprile. Tra gli ospiti della prima puntata
Marcell Jacobs. Il campione olimpico e primatista europeo dei
100 metri si racconta in un'intervista intima e profonda. Dalle
domande di Fagnani emerge l'intensità dello sportivo e la
complessità dell'uomo. L'atleta medaglia d'oro a Tokyo 2020
risponde con grande sincerità a Francesca Fagnani sull'inchiesta
della Procura di Milano (su accessi illegali alle banche dati
dello Stato) da cui emerge il presunto coinvolgimento di Giacomo
Tortu, fratello e manager dell'atleta Filippo Tortu, che avrebbe
pagato una società di investigazione per spiare Jacobs accedendo
alle sue analisi e ai suoi certificati del sangue, ma anche al
suo cellulare. "Come ha vissuto questa violazione?" gli chiede
la giornalista. "Sinceramente sono rimasto abbastanza male. Una
notizia che mi ha un po' sconvolto perché non me lo sarei mai
aspettato". Una "rivalità" tra i due che evidentemente per il
fratello di Tortu che lo gestiva "non si fermava in pista". E
Fagnani insiste: "È possibile che lui non sapesse?". "Per come
conosco Filippo non potrei mai pensare che fosse a conoscenza di
questa cosa". Ma se dovesse emergere un suo coinvolgimento
"sarebbe una bella batosta, personale e per tutta la squadra".
"Ha licenziato il fratello?" chiede quindi Fagnani. "Non penso.
È il fratello…" risponde Jacobs, che dopo un lungo e
significativo silenzio aggiunge: "Io l'avrei fatto". Seduto
sull'iconico sgabello di Belve, Jacobs risponde con grande
sincerità a Fagnani. "A 12 anni la prima volta che ho visto mio
padre non ho provato niente. Era uno sconosciuto". Poi "prima
delle Olimpiadi ho iniziato ad abbattere quel muro che avevo
creato per ritrovare il rapporto con mio padre. È da lì che
nasce il Marcell Jacobs che ha iniziato a vincere".
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