Ad Augusta, in Georgia (Usa), l'85/a
edizione dell'Augusta Masters si è aperta con lo show
dell'inglese Justin Rose, leader con 65 (-7) colpi, 4 di
vantaggio sullo statunitense Brian Harman e il giapponese Hideki
Matsuyama, entrambi secondi con 69 (-3). Ha deluso le attese
Dustin Johnson. Lo statunitense, campione in carica e numero 1
mondiale, è 30/o con 74 (+2) al fianco, tra gli altri, di Brooks
Koepka (al rientro dopo l'operazione al ginocchio destro);
Francesco Molinari, unico azzurro in gara; Tommy Fleetwood,
autore di una hole in one. Tra i big non hanno brillato nemmeno
Bryson DeChambeau, Sergio Garcia (campione nel 2017) e Rory
McIlroy (a caccia del Grande Slam), tutti 60/i con 76 (+4).
Condividono la 13/a piazza (72, par) Jon Rahm (alla ricerca
della prima vittoria in un Major) e Xander Schauffele. Con
Jordan Spieth 8/o (71, -1). Sul percorso dell'Augusta National
GC (par 72) è tornato anche il pubblico (seppur in numero
limitato), con mascherine obbligatorie per tutti i presenti. Il
torneo più ambito del "green" è iniziato con gli swing delle
leggende. Ai soliti noti Jack Nicklaus (recordman della
competizione con 6 successi) e Gary Player, quale "honorary
Masters starter" s'è aggiunto Lee Elder, primo afroamericano a
giocare il The Masters nel 1975. Poi è scoccata l'ora dei
campioni di oggi. Ed è sorprendente quanto capitato a Rose,
medaglia d'oro ai Giochi di Rio de Janeiro 2016 ed ex numero 1
del world ranking. Il 40enne britannico, che nel palmares vanta
10 titoli sul PGA Tour (cifra comprensiva di un Major, lo Us
Open 2013), per la quarta volta in carriera è in testa alla
classifica del The Masters. Solo Nicklaus era riuscito in questa
impresa con la differenza che lo statunitense ha indossato 6
volte la 'Green Jacket', simbolo della rassegna, mentre Rose se
l'è vista sfuggire per due volte: la prima nel 2015 (quando
arrivò secondo al fianco di Phil Mickelson, il titolo andò a
Jordan Spieth) e l'altra nel 2017, quando fu battuto allo
spareggio da Garcia. Ma, in 59 round giocati al The Masters,
questo è il miglior giro realizzato da Rose ad Augusta e i 4
colpi di vantaggio sugli inseguitori rappresentano il secondo
gap più ampio (a pari merito) dopo 18 buche giocate. Solo Craig
Wood nel 1941 riuscì a far meglio staccando di 5 colpi gli
avversari al termine del primo round. Eppure per il classe 1980
la gara non era cominciata al meglio con due bogey nelle prime
sette buche giocate. Alla 8 è arrivata la reazione con un eagle.
Mentre nelle ultime 10 di giornata sono arrivati 7 birdie.
Davvero uno show quello del britannico, attualmente al 41/o
posto del world ranking. Dietro di lui ecco Harman e Matsuyama.
Mentre in 4/a posizione (69, -3), tra gli altri, ci sono gli
statunitensi Patrick Reed (Masters Champion nel 2018) e Webb
Simpson. Sarà chiamato a reagire Johnson. Nel novembre 2020 ha
dominato la scena e, con un totale di 268 (-20) colpi, ha
firmato lo score più basso della competizione. Cinque mesi fa
furono soltanto quattro i bogey realizzati nell'arco di tutto il
torneo. Stavolta ne ha realizzati 3 (più un doppio bogey alla
18) nel round d'apertura. Stesso score dello statunitense per
Chicco Molinari. Per lui due birdie e quattro bogey nelle prime
10, poi tutti par. Con la regolarità trovata solo nella seconda
parte di gara. Al loro fianco anche Fleetwood che, dopo quella
realizzata al WGC-Dell Technologies Match Play, ha firmato la
seconda hole in one consecutiva, la prima in un evento stroke
play del PGA Tour. E lo ha fatto alla buca 16, par 3, con un
ferro 9 e da 170 yard. E' il 32/o ace nella storia del torneo,
il primo dal 2019 (quando riuscirono in questa impresa sia
Justin Thomas che DeChambeau) e il 23/o alla 'hole' 16. Prodezze
e penalità al The Masters. Con il messicano Abraham Ancer, 52/o
con 75 (+3), stangato di due colpi per aver toccato
inconsapevolmente la sabbia prima del suo terzo colpo alla 15.
Buon avvio per Spieth che, dopo aver ritrovato il successo sul
PGA Tour nel Texas Open è ora 8/o (71, -1) al fianco di Tyrrell
Hatton, Shane Lowry, Jason Kokrak e Si Woo Kim. Con Justin
Thomas, Collin Morikawa e Gary Woodland 20/i (73, +1). E ora il
secondo round.
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