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© ANSA/EPA
Il Milan nulla può contro le stelle
del Psg. Mbappé e compagni calano il tris e annientano i
rossoneri ancora a secco di gol. Un risultato netto, tranciante,
che racconta del divario tecnico in campo. Seconda sconfitta
consecutiva per i rossoneri - dopo la Juve in campionato - che
in Champions sono fanalino di coda del girone a due punti. In
testa il Psg (6) poi Borussia e Newcastle (4). Ora il cammino
del Milan è ancora più complicato, la qualificazione quasi
un'impresa in cui molto passa dalla partita di ritorno a San
Siro. Intanto però c'è da risolvere il problema della mancanza
di gol: i rossoneri sono l'unica squadra insieme al Benfica a
non aver ancora segnato in questa Champions. E' la quinta gara
consecutiva senza reti, mai accaduto prima per una squadra
italiana. Vincere al Parco dei Principi avrebbe avuto del
clamoroso, perché limitare Mbappé è quasi impossibile.
Dall'altra parte Leao non illumina come ci si aspettava e quando
non sono i singoli a fare la differenza lo deve fare il gruppo.
Ma il Milan ha il problema degli infortuni, troppi. In attacco
Pioli non aveva cambi, anche perché Jovic - unico a disposizione
- si è infortunato nel riscaldamento. Problemi a cui si dovrà
porre rimedio in fretta. Il ritorno diventa un match
fondamentale per quanto complicatissimo. Domenica c'è il Napoli
e uno scontro scudetto da vincere. Il primo tempo lo decide il
fuoriclasse. Perché un giocatore col talento di Kylian Mbappé,
quando vuole fare la differenza, ci riesce praticamente sempre.
I difensori del Milan non hanno vita facile. E' il duro compito
di Kalulu schierato a destra per limitare il francese. Ma al 32'
del primo tempo è Tomori a non riuscire a fermare l'estro del
campione parigino: velocità, doppio passo, il difensore
rossonero che si sdraia a terra ubriacato dai movimenti
dell'attaccante e gol sul primo palo. E' la supremazia del
campione. Così tutto quanto di buono costruito dal Milan nel
primo tempo si sbriciola. Perché fino alla mezz'ora i rossoneri
erano riusciti a contenere il Psg. Nonostante l'approccio debole
della squadra di Pioli e dei due gialli rimediati da Thiaw
(ancora) e Krunic in appena 7 minuti, il Milan riesce a prendere
le misure e ad affacciarsi dalle parti di Donnarumma. Manca
sempre l'ultimo passaggio e non vengono create nitide occasioni
da gol, ma la sensazione è che la squadra di Pioli possa tenere
testa alle stelle del Psg. Poi il lampo di Mbappé che è una
doccia fredda, un ritorno amaro alla realtà quando si affronta
quello che probabilmente è il giocatore più forte al mondo. Ad
inizio ripresa Dembelé si vede annullare il gol per un fallo su
Musah a centrocampo, potrebbe essere l'occasione clamorosa per
il Milan di riequilibrare il risultato, ma pochi secondi dopo
Pulisic spreca inspiegabilmente non calciando in porta a due
passi da Donnarumma e preferendo il passaggio a Giroud marcato
stretto. Ma se il Milan sbaglia, il Psg non perdona. Al 7'
conclusione di Dembelé, respinta di Maignan e tap-in vincente di
Kolo Muani. E' il gol della tranquillità per i parigini, del
crollo per il Milan. Leao va vicino alla rete in una sola
occasione, al 33', ma Donnarumma devia in angolo. Giroud trova
pochi palloni giocabili, Pulisic ci prova ma non è preciso.
Delle sostituzioni a centrocampo con l'ingresso di Adli e Pobega
sembrano dare maggiore pericolosità alle azioni dei rossoneri ma
il gol manca ancora. Anzi è Mbappè a sfiorare la doppietta
colpendo il palo e poi Lee a castigare con un 3-0 che fa
malissimo
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