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- RIPRODUZIONE RISERVATA
Josè Mourinho è tornato in
Portogallo, per prendere parte a un evento in cui è stata
celebrato dal Rio Ave il quarantennale della finale della Coppa
del Portogallo che questo club perse contro il Porto. La
presenza di 'Mou' è stata dovuta al fatto che l'allenatore di
quel Rio Ave era suo padre José Mourinho Felix. Mourinho jr ha
gradito l'invito, ma non si può dire la stessa cosa di una
domanda che gli è stata fatta a margine dell'evento: è vero che
nella prossima stagione potrebbe allenare il Benfica? "Non
fatemi questa domanda, non mi piace - la risposta di Mourinho,
ex del Porto ma anche, nel 2000 e per sole 9 partite, del
Benfica -. Per prima cosa, nel calcio non sono mosso da certi
sentimenti. Per seconda, non mi piace parlare di certe cose se
un determinato club ha già un allenatore. Mi sono sempre tenuto
lontano da certi comportamenti poco etici e quindi certe domande
mi rovinano il fine settimana". "A Londra vivo a due minuti
dallo stadio del Chelsea - ha detto ancora Mourinho - , è così
vicino che si sentono bene le grida quando loro segnano un gol.
Ma da quando il pubblico ha cominciato a cantare il mio nome, io
ho smesso di andare e vado in altri stadi, in quello del Chelsea
non vado più. Da casa mia qui allo stadio Da Luz (quello del
Benfica ndr) ci vogliono invece dai 20 ai 30 minuti, e ho amici
con palchi vip dove sono stato due o tre volte. Poi (i
giornalisti ndr) hanno cominciato a farmi certe domande, e
quindi non vado più, mi hanno 'sporcato' la vita". Intanto,
sempre a proposito di Benfica, Angel Di Maria, tornato la scorsa
estate nel club che lo lanciò nel grande calcio professionistico
europeo, sembra intenzionato a prolungare di un anno il suo
contratto avendo rinunciato, almeno pe rora, a tornare in
Argentina (nella sua Rosario ha ricevuto perfino minacce di
morte). La stampa locale scrive anche che Rafa Silva, attaccante
trentenne degli 'encarnados' che si svincola a giugno, sarebbe
in trattative con la Roma per un suo eventuale trasferimento a
Trigoria.
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