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L'Italia non brilla, ma a volte
'balla' pericolosamente in difesa. Nella prima amichevole a
ridosso degli Europei in Germania, gli azzurri del ct, Luciano
Spalletti, opposti alla Turchia di Vincenzo Montella, non
spiccano il volo, limitandosi ad un pari senza reti e
spettacolo. Dopo un primo tempo dai ritmi lenti e compassati in
cui il Dall'Ara di Bologna si entusiasma solo per il palo
colpito di testa da Cristante, allo scadere dei primi 45',
Jorginho e compagni disegnano una ripresa leggermente più veloce
e vivace ma non certo da custodire nel cassetto dei migliori
ricordi calcistici. Da tenere a mente, invece, il ritorno in
azzurro nella seconda frazione di Fagioli riabilitato dopo la
lunga squalifica per scommesse e applaudito dal pubblico.
Spalletti scioglie le riserve e manda in campo Pellegrini
anziché Folorunsho. Il terminale offensivo è Retegui, Scamacca
appena arrivato va in tribuna. Orsolini e Chiesa dal 1'. Vicario
in porta al posto di Donnarumma. Per la Turchia Montella mescola
un po' le carte ma in campo c'è la stellina della Juve Yildiz e
il centrocampista campione d'Italia con l'Inter, Calhanoglu. Di
fronte agli oltre 25mila del Renato Dall'Ara, la squadra targata
Spalletti comincia la sua partita al rallentatore con gli
azzurri che impostano senza particolari sussulti e i turchi che
agiscono in contropiede alla ricerca dello spazio giusto. Prima
chance per l'Italia con Retegui che controlla un buon pallone al
limite dell'area e calcia con il sinistro, palla abbondantemente
fuori. Più tardi l'attaccante del Genoa ci riprova: calcio
d'angolo pericolosissimo di Dimarco sul primo palo, non riesce a
intervenire Retegui con la palla che attraversa tutta l'area di
rigore. Sul capovolgimento di fronte si fa vedere anche la
Turchia: dagli sviluppi di un angolo il colpo di testa è di
Yilmaz termina poco oltre la traversa. Poco dopo la mezz'ora,
bellissima azione personale di Cristante che va via sulla
destra, mette un mezzo un pallone su cui Retegui non arriva ma
lo fa Chiesa che prova la conclusione di prima intenzione, palla
fuori. Da parte loro la squadra di Montella agisce con veloci
ripartenza che mettono più di una volta in imbarazzo la difesa
azzurra. Poco prima della fine della prima frazione di si fa
male Kabak, che è costretto a uscire in barella, probabilmente
per un problema al ginocchio. Al suo posto Demiral, ex Atalanta
e Juventus. A pochi istanti dalla fine l'azione più pericolosa,
confezionata dagli azzurri di marca romanista: cross dall'angolo
di Pellegrini con Cristante che salta più alto di tutti
cogliendo il palo con il suo colpo di testa. Ripresa al via con
due novità nell'Italia: Zaccagni al posto di Chiesa e Cambiaso
al posto di Orsolini, ammonito. L'azione azzurra sembre più
veloce e concreta senza, però, produrre azioni da ricordare. Tra
queste quella di Pellegrini che va via sulla destra mette un
pallone morbido sul secondo palo, Retegui in rovesciata manda
oltre la traversa. Poco dopo entra in campo, al posto di
Jorginho, Fagioli applaudito lungamente dal pubblico del
Dall'Ara. Poi è la volta di Raspadori e Frattesi, mentre escono
Pellegrini, dolorante per una botta al ginocchio, e Retegui.
Passano i minuti ed il match non decolla, a parte due incursione
di Cambiaso e Raspadori, nonostante le numerose forze fresche
mandate in campo tra cui negli ultimi minuti anche il bolognese
Calafiori al posto di Di Marco. Finisce così, tra applausi e
strette di mano, con Spalletti che non può sorridere per l'opaca
prestazione azzurra davanti ad una Turchia ordinata e in grado
di decollare solo a tratti agli ordini dall'ex aeroplanino
Montella.
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