"Sono un po' emozionata, rivedere
i ragazzi è splendido, ho passato da sola due mesi a scuola
insieme solo al vicepreside e 13 bidelli, ma certo il problema
sanitario esiste ancora". Così Liliana Gilli, dirigente
scolastico del liceo classico Galileo di Firenze.
"L'ingresso scaglionato dei ragazzi è andato bene - ha
aggiunto -, noi abbiamo fatto tre orari, e, accogliendo un
suggerimento del prefetto, abbiamo fatto entrare gli studenti
già dalle 7:47. Questo ha permesso di evitare gli assembramenti
fuori dall'istituto. C'è però un problema di sorveglianza,
perché i docenti iniziano a lavorare alle 8:05. Ci stanno dando
molto mano i collaboratori scolastici e ho emesso un consenso
informato alle famiglie dicendo che in quel lasso di tempo i
ragazzi sono guardati dai bidelli. Oppure le famiglie possono
mandare a scuola i ragazzi dopo, perché noi siamo pronti ad
autorizzare ritardi". Per Gilli, che è vicepresidente
dell'associazione presidi per la provincia di Firenze, "va
tutelato anche il personale scolastico. Tutta la mia categoria
ha lavorato per far rientrare i ragazzi al 75%, e poi tutto è
cambiato il 24 dicembre. Così facciamo molta fatica.
Servirebbero direttive chiaro e con un po' di anticipo. La
scuola è fatta da studenti ma anche dal personale scolastico che
va ricordato perché c'è un'abnegazione a tutti i livelli. La
scuola senza ragazzi comunque non è scuola".
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