Partirà il 30 e il 31 agosto, nel segno di Pietro Mascagni, la stagione 2022-2023 del Teatro Goldoni di Livorno.
Start con una particolarità: lo spettacolo inaugurale, 'Cavalleria rusticana', eccezionalmente sarà rappresentato non in teatro ma nel suggestivo scenario della Terrazza Mascagni, sul lungomare cittadino.
Direttore Roberto
Gianola, con Ort-Orchestra della Toscana, coro del Goldoni,
regia Danilo Capezzani.
Un 'via' di un cartellone pieno di appuntamenti di lirica,
prosa, concertistica e pure eventi. Dopo l'esordio estivo si
torna naturalmente in teatro, ad ottobre, sul palco del Goldoni
con Verdi e la Messa da Requiem per soli, coro e orchestra (11
ottobre, direttore Jeewoon Park) e a seguire con il 'Don
Giovanni' di Mozart diretto dalla bacchetta 'rosa' nippo-tedesca
Erina Yashima (21 e 23 ottobre). Poi tocca di nuovo a Mascagni a
febbraio con "Le maschere" (10-11 febbraio, direttore Mario
Menicagli), che visto il periodo di Carnevale prevede alla prima
recita l'obbligo di maschera anche per il pubblico, per
concludere a fine marzo con L'italiana in Algeri di Rossini (31
marzo-1 aprile) diretta da Marko Hribernik.
Anche la stagione di prosa si presenta con titoli di spessore
per contenuti, regie e protagonisti, come il Cyrano de Bergerac
(dicembre) con Arturo Cirillo o Aspettando Godot (10 gennaio)
con Lello Arena, ma c'è pure Misery tratto dal romanzo di
Stephen King con Filippo Dini, Arianna Scommegna, Carlo Orlando
il 9 dicembre.
Tra le altre date, il 23 febbraio Pinocchio di Carlo Collodi
con l'adattamento e regia di Maria Grazia Cipriani e il 3 marzo
'La corsa dietro il vento. Dino Buzzati o l'incanto del mondo',
per la drammaturgia e regia Gioele Dix che ne è interprete con
Valentina Cardinali.
La sezione eventi apre l'8 ottobre con Fiorella Mannoia in
tour e annovera tra le date quelle di Virginia Raffaele il 14-15
ottobre, Marco Masini sabato 17 dicembre, uno Schiaccianoci il
18 dicembre per l'omaggio al balletto. La stagione è stata
presentata dal sindaco e presidente della Fondazione Goldoni
Luca Salvetti, dal direttore dell'ente Mario Menicagli, dal
direttore artistico Emanuele Gamba e dal presidente della
Fondazione Livorno Luciano Barsotti.
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