Il racconto in presa diretta del
confine ucraino in guerra in 'Eastern front'; le voci della
musica rivoluzionaria di Joan Baez in 'I am a noise' e quella
iconoclasta di Pete Doherty, alla ricerca di una redenzione
artistica in 'Stranger in my own skin'. Sono alcuni dei 124 film
in cartellone al 64mo Festival dei Popoli, in programma dal 4 al
12 novembre a Firenze.
Tra gli ospiti l'attrice premio Oscar Liv Ullmann, il
fotografo e regista Anton Corbijn, e il cantante Pete Doherty.
In programma anche tre masterclass in sala, con maestri del
cinema d'autore come il portoghese Pedro Costa, di cui sarà
mostrata l'intera filmografia, e l'austriaco Ulrich Seidl che
presenta in prima nazionale il suo ultimo lavoro Wicked Games:
Rimini Sparta, ma anche Tatiana Huezo, regista messicana che
porta in prima italiana El eco. Omaggio, a 20 anni dalla
scomparsa, al medico che per primo identificò la Sars in 'Carlo
Urbani. Ho fatto dei miei sogni la mia vita' di Riccardo De
Angelis e Romeo Marconi. Il festival sarà inaugurato sabato 4
novembre dalla prima nazionale di I am a noise, un ritratto di
Joan Baez, leggendaria cantante e attivista americana che
racconta una lunga esperienza di vita e carriera come paladina
dei diritti ma anche le lotte interiori. Il programma prevede
diverse sezioni tematiche. Oltre alle opere del concorso
internazionale e del concorso italiano, il festival presenta una
selezione proveniente dall'archivio storico del festival,
Diamonds are forever, ma anche il focus sulle sfide ambientali
in Habitat. Confermati i laboratori di Popoli for kids and teens
per il pubblico più giovane e per le famiglie. I titoli per il
grande pubblico sono proposti come eventi speciali nella sezione
Doc highlights, protagonisti i grandi nomi del cinema
contemporaneo, e in Let the music play, la sezione dedicata al
documentario musicale. Uno sguardo alle nuove generazioni in Doc
at work - Future campus, con i corti di giovani registi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA