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Opificio Pietre Dure, restaurata la Bentornata di Giovanni Fetti

Opificio Pietre Dure, restaurata la Bentornata di Giovanni Fetti

Scultura lignea datata intorno 1382, torna in chiesa San Lorenzo

FIRENZE, 07 febbraio 2025, 20:35

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Torna a splendere, dopo un lungo ed impegnativo restauro condotto dall'Opificio delle Pietre Dure, la statua della Bentornata recentemente restituita all'Opera Medicea Laurenziana, a Firenze. La scultura lignea raffigurante una Madonna col Bambino, nota come la Bentornata, è una delle rare opere medievali conservate nella rinascimentale Basilica di San Lorenzo a Firenze. Datata intorno al 1382, è opera di Giovanni Fetti, scultore fiorentino nato intorno al 1320 e documentato nella seconda metà del Trecento.
    Il lungo e laborioso restauro affidato all'Opificio delle Pietre Dure, si spiega in una nota, è stato condotto presso i laboratori della Fortezza da Basso a partire da ottobre 2018 da Peter Hans Stiberc, e condotto a termine nel dicembre 2024 da Claudia Napoli con la collaborazione di Iolanda Larenza, Chiara De Felice, Chiara Modesti e Maria Luisa Reginella. Al suo arrivo in laboratorio la scultura, intagliata in un unico tronco di legno di pero, presentava diverse ridipinture sull'originale, l'ultima delle quali presumibilmente ottocentesca, fortemente imbrunita. Le uniche parti non ridipinte erano quelle dorate: il bordo del manto blu della Madonna, il panno del Bambino e i capelli di entrambi i personaggi.
    L'intervento di pulitura ha richiesto una lunga fase di sperimentazione per individuare la metodologia più idonea, efficace e rispettosa della pellicola pittorica originale, adottando sequenza e materiali differenziati per le varie parti, dagli incarnati al manto blu, alla veste rossa, alle zone dorate. Ultimata la pulitura, si è proceduto alla stuccatura delle lacune, all'integrazione strutturale delle fessurazioni del legno e al ritocco pittorico, eseguito con la selezione cromatica, mimetica per le lacune di piccole dimensioni e a velatura per le abrasioni. Anche la verniciatura conclusiva ha richiesto, come la pulitura, una fase di sperimentazione per mettere a punto formulazioni adeguate alle diverse campiture su cui intervenire.
   

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