Saranno liberati domani nel parco
di villa Corridi alcuni rapaci salvati e curati presso il centro
Cruma di Livorno, un'occasione speciale per condividere con la
cittadinanza il ritorno in natura degli esemplari e per mettere
in evidenza il lavoro del centro che solo nel 2024 ha ricoverato
e curato oltre 5.500 animali. All'evento parteciperà la garante
degli animali del Comune di Livorno, Elisa Amato e la
vicesindaco Libera Camici. Inoltre, il 23 febbraio partirà il
nuovo corso di formazione per volontari, un'opportunità aperta a
tutti per avvicinarsi al mondo del recupero e della cura della
fauna selvatica.
Nel 2024, il centro - uno dei nove della Lipu in Italia - ha
operato grazie all'impegno di oltre 130 volontari, che hanno
dedicato complessivamente più di 24mila ore di attività, sotto
la direzione sanitaria di Renato Ceccherelli e la guida del
responsabile del centro Nicola Maggi. Nel 2024, sono stati
ricoverati 5.591 animali. La maggior parte degli esemplari presi
in cura sono stati uccelli appartenenti a 121 specie, quasi
tutti protette o particolarmente protette se non classificate
come minacciate a livello continentale o globale. Alcuni degli
esemplari più significativi includono Albanella minore, Averla
piccola, Barbagianni, Berta maggiore, Cicogna, Fenicottero,
Grifone, Gufo di palude, Marangone dal ciuffo, Mignattaio, Re di
quaglie e Stercorario mezzano. Tra i mammiferi ricoverati, si
contano 530 esemplari di 23 specie, tra cui sette specie di
pipistrelli e un esemplare di lupo. A supporto del lavoro
quotidiano, anche cinque consulenti veterinari e una consulente
specializzata nella gestione degli animali. Le operazioni di
soccorso e recupero hanno portato a percorrere quasi 50mila km e
garantito interventi tempestivi in tutta l'area di competenza. I
territori convenzionati sono compresi tra una trentina di comuni
delle province di Pisa e Livorno (isole incluse), ma gli animali
in difficoltà sono stati conferiti da molte parti della Toscana
e in qualche caso anche da fuori regione. La partecipazione dei
cittadini, spiegano da Cruma, è fondamentale: quasi la metà
degli animali recuperati proviene da segnalazioni e consegne
effettuate da privati. A questo si affianca il lavoro dei
volontari e dei gruppi di soccorso Lipu, nonché la
collaborazione con le forze dell'ordine e il numero di emergenza
112.
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