Nuovi autobus ad emissione zero
con alimentazione elettrica o a idrogeno entreranno in
circolazione nelle aree urbane di Firenze, Lucca e Prato, dove
saranno anche realizzate le relative strutture di supporto
all'alimentazione. L'ammodernamento dei mezzi del Tpl è previsto
da un provvedimento che deriva dall'attuazione del Pnrr che
prevede a livello nazionale il rinnovo del parco bus e
dell'intero sistema di trasporto pubblico. In Toscana la Giunta
regionale ha approvato la delibera che dà il via ai tre distinti
schemi di accordo tra i Comuni che beneficeranno dei
finanziamenti - Firenze, Lucca e Prato -, la società Autolinee
toscane e la Regione che gestisce il contratto di servizio con
At.
"Le finalità di questa delibera originano da un decreto
ministeriale che, recependo le prescrizioni del Pnrr, ha
stabilito il rinnovo del parco autobus regionale per il
trasporto pubblico locale con veicoli a combustibili puliti",
spiega l'assessore toscano ai trasporti Stefano Baccelli
evidenziando che "i Comuni interessati fanno parte dell'Ato
regionale a seguito della riforma del trasporto pubblico locale
che istituisce, tra l'altro, l'Ufficio unico per lo svolgimento
dell'esercizio associato delle funzioni di trasporto pubblico
locale su gomma".
La misura di riferimento è un decreto del ministero delle
Infrastrutture del dicembre 2021 che prevede anche in Toscana,
esattamente per Firenze, Lucca e Prato, finanziamenti tesi
all'acquisto di bus ad alimentazione elettrica o ad idrogeno per
il servizio urbano e la realizzazione delle infrastrutture di
supporto all'alimentazione dei mezzi pubblici. Le risorse
vengono riservate alle città capoluogo di area metropolitana, ai
capoluoghi regionali o delle Province autonome, nonché ai Comuni
con i più elevati tassi di inquinamento da Pm10 e da biossido di
azoto. In Toscana il finanziamento è destinato ai Comuni che
fanno parte dell'Ato regionale in cui svolge l'esercizio At: tra
questi ci sono Firenze, Lucca e Prato, che soddisfano i
requisiti richiesti. Poiché i Comuni interessati intendono far
attuare i finanziamenti alla società concessionaria, ovvero ad
At, si rende necessaria la sottoscrizione di tre distinti
accordi con la medesima società concessionaria e con la Regione.
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