È stato inaugurato a Palazzo Prodi
l'anno accademico 2022/23, il 61/o dalla fondazione
dell'Università di Trento. La cerimonia, aperta dal corteo
accademico, si è svolta a poche settimane dalle celebrazioni per
i sessant'anni dalla prima lezione a Sociologia.
"L'anno che si chiude è stato particolarmente importante, per il
60/o anniversario dalla fondazione della nostra Università. Oggi
il contesto è profondamente mutato rispetto ad allora e penso a
cosa significhi, in termini concreti, guardare al futuro con
capacità di visione", ha affermato il rettore, Flavio Deflorian,
che si è poi interrogato sull'efficacia della delega provinciale
in materia di università, sancita dall'Accordo di Milano del
2009. "In un decennio - ha detto - è cambiato anche il quadro
normativo nazionale di riferimento: circostanza che impone,
quantomeno, un aggiornamento di alcuni aspetti del documento. È
per questa ragione che abbiamo avviato un processo di revisione
dello statuto del 2012 teso a migliorarne alcuni aspetti e
permettere di affrontare le sfide che l'ateneo si troverà a
fronteggiare".
Nel corso della cerimonia sono intervenuti il presidente del
Consiglio degli studenti, Edoardo Giudici, il direttore
generale, Alex Pellacani, e il presidente del Consiglio di
amministrazione, Daniele Finocchiaro. La prolusione è stata
tenuta invece da Francesca Bria, presidente del Fondo nazionale
innovazione Cdm Venture Capital Sgr e "senior adviser" in
materia di tecnologia, innovazione e policy digitale per la
Commissione europea.
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