La diocesi di Bolzano-Bressanone
rafforza il proprio impegno contro i casi di abuso con un nuovo
progetto pluriennale che vuole consolidare la Chiesa come luogo
sicuro per i minori.
In collaborazione con l'Istituto di antropologia della
Pontificia Università Gregoriana, diretto da padre Hans Zollner,
la Diocesi avvia un processo di trasformazione: il progetto
pluriennale denominato "Il coraggio di guardare" comprende tre
fasi - chiarire, elaborare, prevenire - coinvolge esperti anche
esterni ed è stato presentato a tutti gli organi diocesani.
Il vescovo Ivo Muser chiede "un approccio senza paura al
tema". Il progetto, spiega la diocesi, prevede "un'ampia
partecipazione in tutti gli ambiti diocesani e l'invito rivolto
alle persone colpite è di farsi avanti".
"Negli organismi diocesani il progetto è stato discusso in
dettaglio e considerato urgente. Particolare attenzione è stata
data all'informazione e alla cooperazione. È stata sottolineata
la responsabilità nel rapporto con le persone colpite e
l'importanza del lavoro di prevenzione", riassume Gottfried
Ugolini, responsabile del Servizio diocesano per la prevenzione
di abusi.
Ora in Diocesi si stanno formando un gruppo direttivo, che si
riunirà nelle prossime settimane, ed un comitato consultivo
esterno al progetto, composto esclusivamente da esperti
indipendenti dalla Chiesa, per garantire una sua attuazione
trasparente. Inoltre verrà formato un gruppo di progetto in
ciascuno dei quattro settori diocesani coinvolti: pastorale,
formazione, Caritas e amministrazione.
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