Una chiesa paleocristiana del V-VI
secolo, periodo nel quale il cristianesimo si è diffuso
rapidamente in Alto Adige, è stata portata alla luce sulla cima
della collina Lamprecht, ad Appiano.
Da quanto è emerso, la chiesa venne ricostruita dopo essere
stata distrutta da un violento incendio. Lungo il lato esterno
occidentale della chiesa sono state scoperte più di venti
sepolture: sono stati trovati individui di sesso maschile e
femminile tra cui neonati, bambini e adulti. Il campo di
sepoltura si trova in un corridoio delimitato dalla chiesa e da
un altro edificio che sembra essere un'ampia cisterna per
l'acqua con un soffitto a volta.
"Ora l'interrogativo interessante è se 'castrum Appianum',
menzionato nel VIII secolo dallo storico Paolo Diacono, autore
della 'Storia dei Longobardi', sia da collocarsi proprio sulla
collina del Lamprecht", ha osservato la soprintendente
provinciale, Karin Dalla Torre.
Sulla collina del Lamprecht, infatti, nelle vicinanze di
Ganda di Sopra e a poca distanza delle famose "Buche di
ghiaccio", era collocato un castrum, una fortificazione
utilizzata dalla popolazione locale come luogo di rifugio dopo
la caduta dell'Impero Romano, durante le incursioni di
popolazioni germaniche. I Franchi, nel 590, furono i
protagonisti di una violenta incursione lungo la valle
dell'Adige, durante la quale distrussero diversi impianti
fortificati, proprio come quello della collina del Lamprecht.
Gli scavi sono stati seguiti dall'Ufficio Beni archeologici
della Soprintendenza ai beni culturali della Provincia di
Bolzano, sotto la direzione scientifica della direttrice, Catrin
Marzoli, ed eseguiti sul campo dalla ditta "Asar" di Gino
Bombonato.
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