"La crescita di Sinner mi sembra
fisiologica, naturale: Jannik ha iniziato a giocare bene a
tennis molto presto, sta continuando a crescere e devo dire che
sono rimasto impressionato da queste ultime quattro settimane".
Così Corrado Barazzutti, ex capitano azzurro di Coppa Davis e
ormai ex detentore del record di vittorie in una singola
stagione, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, per
vittorie azzurre in singola stagione per un tennista
professionista italiano. "L'ho visto migliorato tantissimo,
soprattutto sulla qualità, sull'intensità e sulla regolarità del
suo tennis, cioè sulla capacità di giocare ad altissimo livello
senza avere delle pause nel suo gioco come gli capitava prima e
che gli costavano molto care. Nell'ultimo mese non ha perso
quasi mai, sta giocando un tennis straordinario di grandissima
solidità".
A quando la vittoria di uno Slam? "Credo sia pronto - aggiunge
Barazzutti - lo vedremo vincitore molto presto e forse anche è
pronto per diventare il più forte giocatore del mondo. Questi
ultimi tornei fanno ben sperare per il futuro di Jannik". Salto
di qualità anche dal punto di vista mentale: "La Consistenza del
suo tennis è legata a una testa molto forte, alla sua capacità
di attenzione e concentrazione da grandissimo giocatore. Al di
là del fatto che sia molto migliorato nel gioco a rete, nella
smorzata, nel rovescio in back, è soprattutto migliorato
mentalmente, non ha più quei momenti di black out che diventano
micidiali in partite così serrate. Nei punti chiave è molto più
lucido, concentrato, più attento".
Visti i risultati, alla fine Sinner ha avuto ragione a saltare
il girone di Davis? "Assolutamente sì. Ora Sinner arriverà alle
Finals di Torino da giocatore più in forma del circuito -
conclude l'ex capitano azzurro - Adesso vedremo il ritorno di
Djokovic, Nole è sempre lì, anche se ancora non per troppo tempo
e questo aiuterà Jannik a raggiungere determinati obiettivi. In
queste ultime settimane Sinner è il giocatore più forte del
mondo. Ora c'è Parigi-Bercy subito a ridosso delle Finals e
della Davis, non so come lo affronterà, arrivare fino in fondo
vorrebbe dire spendere tante energie".
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