I carabinieri di Vipiteno hanno
denunciato per truffa aggravata in concorso due persone di
origine campana che, fingendosi appartenenti all'Arma hanno
tentato alcuni raggiri in Alta Val d'Isarco.
Le indagini hanno preso il via a fine gennaio, quando al
comando della compagnia carabinieri di Vipiteno sono giunte
diverse segnalazioni da parte di residenti riguardanti
telefonate sospette ricevute sulle linee fisse domestiche. Gli
interlocutori, che si presentavano come carabinieri, avvertivano
le potenziali vittime di incidenti stradali in cui sarebbero
stati coinvolti i loro figli. I truffatori sostenevano che i
figli fossero stati arrestati e che fosse necessario versare una
cauzione ingente per evitare il carcere.
Una delle truffe si è consumata ai dannid i una 87enne che
aveva ricevuto una telefonata da un falso avvocato che le
riferiva che suo figlio era rimasto coinvolto in un grave
incidente, durante il quale avrebbe investito un uomo anziano.
Uno dei truffatori si era poi presentato alla porta della
anziana signora, riuscendo a farsi consegnare diversi gioielli e
la somma di 500 euro in contanti.
I veri carabinieri sono quindi intervenuti, raccogliendo
informazioni ed avviando una serie di verifiche, anche grazie
alle riprese delle telecamere di sorveglianza poste nelle
vicinanze. È stato individuato un veicolo sospetto, intestato a
una società di noleggio, frequentemente utilizzato da persone
pregiudicate, transitato nella zona di Vipiteno il giorno della
truffa. Ulteriori indagini hanno portato all'identificazione dei
due sospetti che sono stati denunciati alla procura della
Repubblica di Bolzano.
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