"Mi sembra che i presupposti siano
tutti buoni perché ci sia un iter abbastanza definito". Lo ha
detto il ministro agli affari regionali e alle autonomie Roberto
Calderoli, all'hotel Accademia di Trento, parlando del nuovo
Statuto di autonomia del Trentino Alto Adige. "È un iter
complicato rispetto ad una legge ordinaria, ma se siamo tutti
d'accordo io prevedo che entro la fine della legislatura
diventerà legge", ha aggiunto Calderoli. "Io penso che
ragionevolmente entro il 2026 il nuovo Statuto del Trentino Alto
Adige sarà legge dello Stato".
Rispetto alle competenze, ha aggiunto Calderoli, "nessuna
competenza è stata tolta durante questo periodo. Si sono creati
i presupposti per cui la Corte Costituzionale abbia di fatto
sottratto un margine di autonomia a Trento e a Bolzano", ha
spiegato il ministro. Con l'intervento del governo, ha aggiunto,
"io penso che questo reintegro l'abbiamo fatto, e io penso che
ci siano maggiori spazi di autonomia, non tanto per Trento,
quanto per Bolzano, dove si è raggiunto un giusto equilibrio tra
tutte le componenti linguistiche".
Per l'eventuale impugnativa della legge sul terzo mandato
del presidente della Provincia di Trento, "il tempo entro il
quale rispondere è il 18 di maggio", ha precisato Calderoli.
"Vedremo quelle che saranno le volontà. In punta di diritto, io
ho approfondito, l'impugnativa non ci sta. Poi ci sono scelte
politiche". " Io sono assolutamente convinto non del terzo
mandato, ma dell'assurdità che ci sia un numero di mandati
definito rispetto alle Province, così come rispetto alle Regioni
a statuto ordinario. Io ho fatto nove legislature, quattro volte
il vicepresidente del Senato, quattro volte il ministro perché
sono stato votato dalla gente oppure dal Parlamento, o perché ho
ricevuto la fiducia da quel Parlamento", ha concluso Calderoli.
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