"I dati presentati dal Centro
studi Guglielmo Tagliacarne e Unioncamere confermano una realtà
che conosciamo bene: l'Umbria sta crescendo, ma non abbastanza
velocemente per accorciare il divario con le regioni più
dinamiche del Nord Italia": lo sottolinea Giorgio Mencaroni,
presidente della Camera di commercio dell'Umbria.
ùPerugia e Terni - prosegue, in una nota dell'ente camerale -
rappresentano due facce della stessa medaglia: da un lato,
abbiamo una provincia che cerca di mantenere il passo,
dall'altro una che fatica a trovare una nuova identità
economica. Servono politiche mirate e investimenti strutturali
per aumentare la produttività totale dei fattori che esprime la
regione e farlo in misura superiore alla media italiana, se si
vuole accorciare il divario. Quindi più innovazione, più
digitalizzazione, transizione ecologica più veloce per tutti i
motori dell'economia regionale tra cui agricoltura, commercio,
industria e turismo. Non possiamo permetterci di rimanere
indietro: l'Umbria ha tutte le potenzialità per diventare un
modello di sviluppo sostenibile, ma serve l'impegno di tutti,
dalle istituzioni alle imprese, per trasformare queste
potenzialità in realtà. La Camera di commercio è aperta, come
noto, alla collaborazione co tutti gli altri attori delle
istituzioni".
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