Assisi non dimentica
quanti sono morti a causa del Covid-19 e aderisce alla "Giornata
nazionale in memoria delle vittime del coronavirus", esponendo a
mezz'asta le bandiere italiana ed europea sugli edifici sede del
Comune, in centro storico e a Santa Maria degli Angeli.
La ricorrenza è stata istituita nel 2021 per rendere
omaggio alle persone decedute durante la pandemia di cinque anni
fa. La data scelta è quella in cui nel 2020 diversi camion
militari carichi di bare attraversarono Bergamo, una delle città
più colpite, in un'Italia costretta al lockdown.
"Si tratta di un gesto simbolico, ma molto sentito - afferma
il sindaco facenti funzioni di Assisi Valter Stoppini, a nome
della Giunta e dell'intera Amministrazione comunale - attraverso
il quale vogliamo conservare la memoria di tutte le vittime del
Covid. Sono stati 65 i nostri concittadini uccisi dalla
pandemia, una ferita profonda e ancora viva nella nostra
comunità. Vogliamo ricordare persone e storie ed esprimere
vicinanza alle loro famiglie, segnate da un dolore impossibile
da colmare. In quei giorni drammatici, nonostante le difficoltà
e le fragilità di tutti, come Amministrazione comunale abbiamo
cercato di stare vicini a quanti sono stati contagiati, in
particolare alle famiglie colpite dall'aggressività di un virus
sconosciuto. Fortunatamente oggi siamo tornati alla normalità,
ma abbiamo il dovere di tenere viva la memoria di quel periodo
difficile, ricordando anche lo straordinario e generoso impegno
profuso da operatori sanitari, forze dell'ordine, protezione
civile, associazioni, volontari per affrontare un'emergenza che
ha segnato profondamente la nostra vita".
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