"E' molto provato per tutto quello
che sta accadendo attorno a lui" il diciottenne romano agli
arresti domiciliari per induzione o aiuto al suicidio
nell'ambito delle indagini sulla morte a Perugia dello studente
universitario Andrea Prospero. Lo ha detto all'ANSA il suo
difensore Alessandro Ricci.
Venerdì mattina il giovane comparirà davanti al gip del
capoluogo umbro per l'interrogatorio di garanzia. Non è chiaro
se deciderà di rispondere alle domande del giudice o avvalersi
della facoltà di non rispondere.
Vanno avanti intanto le indagini della polizia per fare
piena luce sulla vicenda. In particolare sul contenuto di sim e
telefoni di Prospero.
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