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Umbria regione di donne grazie alla loro maggiore longevità

Umbria regione di donne grazie alla loro maggiore longevità

Secondo il censimento Istat si innalza l'età media

PERUGIA, 14 aprile 2025, 17:05

Redazione ANSA

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L'Umbria è una regione nella quale vivono più donne che uomini. Sono infatti di sesso femminile il 51,5% delle residenti che superano gli uomini di oltre 26mila unità, prevalentemente a causa della maggiore longevità femminile. Il quadro emerge dal censimento 2023 dell'Istat.
    Secondo il quale l'età media si innalza, seppure di poco, rispetto al 2022 da 48,0 a 48,2 anni. Perugia è la provincia più giovane (47,8 anni), Terni quella più anziana (49,3 anni).
    Sempre secondo il censimento la popolazione residente in Umbria, al 31 dicembre 2023, ammonta a 853.068 persone, in calo rispetto al 2022 (-3.339 individui; -0,4%) e circa i tre quarti vive nella provincia di Perugia (74,7%).
    Emerge dai dati diffusi dall'Istat.
    La diminuzione di popolazione rispetto al 2022 è ritenuta frutto dei valori negativi del saldo naturale, di quello migratorio interno e dell'aggiustamento statistico, cui "si contrappone in modo insufficiente" il valore positivo del saldo migratorio con l'estero.
    Secondo l'Istat in Umbria, come nel resto del Paese, si è raggiunto un nuovo record di denatalità. I nati sono infatti 4.766 (-160 rispetto al 2022).
    Nel 2023 si è ridotta la mortalità (-797 decessi rispetto all'anno precedente). Il tasso di mortalità è diminuito dal 13,5 al 12,6 per mille, con il maggior decremento che si registra nella provincia di Perugia.
    Gli stranieri censiti sono 88.579 (invariati rispetto al 2022), il 10,4% della popolazione regionale. Provengono da 159 Paesi, prevalentemente da Romania (25,0%), Albania (11,7%) e Marocco (9,9%).
    Quasi un terzo della popolazione (31,5%) vive nei due comuni capoluogo, Perugia e Terni, con oltre 100.000 abitanti, e circa un quinto risiede nei 6 comuni tra 20.001 e 50.000 abitanti (20,5%).
   

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