Prega i giovani di
divenire "attori di una umanistica rivoluzione volta al Tempus
novum", Brunello Cucinelli che ha rivolto loro una lunga
lettera. "Dobbiamo nutrirci della speranza - ha sottolineato
l'imprenditore di Solomeo -, ma questa da sola forse non è
sufficiente, e allora dobbiamo anche mettere in pratica
l'azione, come una sorta di umanistica rivoluzione illuminata
dalla memoria, e fissa sul domani, perché il futuro è una
promessa, e il dono che ci aspetta, che aspetta voi, donne e
uomini del domani, dobbiamo desiderarlo; a questo servono i
valori, che danno il senso alla vita".
Cucinelli ha detto che "molti uomini importanti, nel corso
di secoli hanno criticato quelli della vostra età con parole
severe". Ha quindi citato il sacerdote dell'antico Egitto,
Esiodo, Socrate, Seneca, Sant'Agostino, e Boccaccio che "attacca
i 'giovani moderni', vanitosi, senza pudore e 'rammolliti dalle
troppe delicatezze'". "Ogni giorno penso a voi - ha sottolineato
Cucinelli - come al centro del mondo. Guardo a voi, giovani, e
vi vedo nel tempo passato e nel Tempus novum che sta per
arrivare". "Vedo voi, o giovani - si legge ancora nella lettera
-, come uno di quei fiori, anche voi pieni di vigore, profumati
dei vostri sogni e dei lontani orizzonti che la vostra anima
abita. La giovinezza mi sembra il luogo più incantato e più
ferace; ogni ricordo mio di quei tempi è intriso di qualche
eccesso di significato che oggi appena percepisco in momenti
speciali". "Non so, o miei cari giovani, se queste parole
accarezzino la vostra anima - ha affermato Cucinelli -, ma se
vorrete desiderare il Tempo nuovo, se lo renderete reale e vivo,
dovrete abitarlo con quella misura che i greci ci hanno
insegnato, a poco a poco, rispettandolo come figli del Creato,
così non brucerà nel vento, ma vivrà in eterno; tutto questo, ne
sono convinto, non può accadere senza una umanistica
rivoluzione, e voi ne potrete essere il motore".
"Miei cari giovani - ha concluso Cucinelli -, vi prego,
smentite quei saggi, che furono forse deboli nelle riflessioni
che avete letto; siate piuttosto lo specchio di un'altra realtà,
che vedo io, e non solo io, quella di giovani pieni di amore,
simboli di vita, ardimentosi, scrigni di pietre preziose,
espressione della natura che procede continuamente creando,
bisognosi di qualcosa che solo noi genitori, nonni, e adulti,
possiamo darvi: un ascolto, una parola, una carezza; tali cose
sono il nutrimento dell'anima. Brunello".
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