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Primo maggio a Orvieto per Cgil, Cisl e Uil Umbria

Primo maggio a Orvieto per Cgil, Cisl e Uil Umbria

'Uniti per un lavoro sicuro'

PERUGIA, 01 maggio 2025, 18:40

Redazione ANSA

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Primo maggio a Orvieto per Cgil, Cisl e Uil Umbria - RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo maggio a Orvieto per Cgil, Cisl e Uil Umbria - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Uniti per un lavoro sicuro": è questo il messaggio che risuona da piazza della Repubblica a Orvieto, dove Cgil, Cisl e Uil Umbria hanno scelto di celebrare insieme il Primo maggio 2025. Una manifestazione regionale forte nei contenuti e nei toni, incentrata sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, in un Paese dove - denunciano i sindacati - si continua a morire mentre si lavora.
    Ad aprire l'evento è stata la sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, che ha accolto le organizzazioni sindacali e i partecipanti con un messaggio di vicinanza e impegno istituzionale, sottolineando l'importanza di un'alleanza tra territori e parti sociali per la tutela della dignità del lavoro.
    "La nostra regione - sottolinea Maria Rita Paggio, segretaria generale della Cgil Umbria - vede aumentare il lavoro precario e mal pagato, con troppi incidenti e troppe vittime. È inaccettabile". "Il lavoro - aggiunge - deve essere libero, sicuro e dignitoso. Oggi invece il profitto viene prima di tutto, e a pagarne il prezzo sono le lavoratrici e i lavoratori". Un messaggio forte, quello di Paggio, che punta anche il dito contro il sistema degli appalti e i tagli al welfare: "Oggi - dice - si è poveri anche lavorando. I giovani continuano ad andarsene".
    A fare eco è il segretario regionale della Uil, Fabio Benedetti, che denuncia: "Non possiamo più accettare le stragi sul lavoro. Mille morti l'anno sono un numero spaventoso".
    "L'Umbria - sottolinea -ha una delle peggiori incidenze per incidenti e malattie professionali. Servono più controllo, più prevenzione, più responsabilità". Benedetti chiede anche l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro e sottolinea l'importanza del tavolo istituzionale appena aperto in Regione: "È un piccolo passo, ma serve un cambio di passo deciso".
    Dello stesso avviso anche Angelo Manzotti, segretario generale della Cisl Umbria: "La globalizzazione ha sacrificato il lavoro in nome del profitto. Le tutele sono state erose, soprattutto in tema di salute e sicurezza". "Oggi dobbiamo riaffermare il valore della persona e chiedere, finalmente, un piano nazionale per la sicurezza: l'Italia è l'unico Paese in Europa a non averlo ancora", aggiunge. Manzotti ha anche ricordato l'impegno di Papa Francesco a favore degli ultimi e degli invisibili, "un messaggio che il sindacato porta avanti ogni giorno".
   

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