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Assemblea Umbria approva una mozione sui 'Patti educativi'

Assemblea Umbria approva una mozione sui 'Patti educativi'

Atto presentato da consiglieri Ricci (Avs) e Tagliaferri (Ud-Pp)

PERUGIA, 25 marzo 2025, 18:16

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'Assemblea legislativa ha approvato con 11 voti favorevoli della maggioranza (Pd, M5S, Avs, Ud-Pp) la mozione promossa da Fabrizio Ricci (Avs) e sottoscritta anche da Bianca Maria Tagliaferri (Umbria domani-Proietti presidente), dal titolo "Implementazione dei 'Patti educativi' e delle 'Comunità educanti' quali ecosistemi partecipati e a forte integrazione finalizzati a sviluppare nei territori azioni di contrasto alla povertà educativa con particolare attenzione alle aree interne e alle periferie urbane".
    Attraverso questo documento di indirizzo - riferisce un comunicato della Regione - la Giunta viene impegnata ad "adottare ogni provvedimento utile a contrastare la povertà educativa in Umbria, con particolare attenzione alle aree interne, alle periferie urbane e ai territori che presentano le maggiori criticità in termini di marginalità economica e sociale, povertà minorile, accesso ai servizi e rischio spopolamento; promuovere, attraverso interventi mirati, coordinati e l'uso strutturale dei Patti Educativi di Comunità, politiche educative inclusive, rafforzando i servizi scolastici e territoriali, sostenendo progetti che favoriscano l'accesso all'istruzione e alla formazione per tutti i bambini e le bambine e garantendo pari opportunità e contrastando le disuguaglianze; valutare ogni strumento utile (anche in via legislativa) per valorizzare il ruolo della scuola come presidio fondamentale per lo sviluppo della personalità delle nuove generazioni e, al contempo, dei territori; valorizzare il concetto di comunità educante, promuovendo politiche che rafforzino la collaborazione tra scuole, enti locali, famiglie, Terzo Settore e altri attori territoriali, al fine di creare un ecosistema educativo inclusivo e partecipativo, contribuendo allo sviluppo sostenibile e alla coesione delle comunità locali e contrastando lo spopolamento".
    Illustrando l'atto in Aula Ricci ha spiegato che "combattere la povertà educativa significa combattere lo spopolamento e dare un futuro ai nostri territori. Qui entra in gioco questo nuovo strumento, nato proprio con l'emergenza pandemica, e che in questi anni ha cominciato a diffondersi, con risultati molto interessanti, in Italia e anche nella nostra regione dove esistono alcune sperimentazioni in atto, che adesso vanno rese strutturali. I Patti educativi di comunità rappresentano uno strumento innovativo di amministrazione e programmazione condivisa, volto a ripensare la scuola e il suo rapporto con il territorio e per questo sono finalizzati a coinvolgere istituti scolastici, enti locali, terzo settore e altri attori territoriali per contrastare la povertà educativa, migliorare il sistema scolastico e promuovere lo sviluppo locale sostenibile.
    Essi possono diventare dunque un prezioso strumento strutturale per affrontare le disuguaglianze educative. Anche perché nell'ultimo anno, il 70,5% dei bambini e ragazzi fra i tre e i 19 anni non è mai entrato in una biblioteca, un dato in aumento rispetto al 63,9% del 2019. Inoltre, il 39,2% non ha praticato alcuno sport durante l'anno e il 16,8% tra i 6 e i 19 anni non ha fruito di spettacoli fuori casa (12,9% nel 2019), ovvero non sono mai andati nell'arco del 2023 al cinema, teatro, musei, mostre, siti archeologici, monumenti, concerti".
    "Spesso - ha aggiunto - la povertà educativa si innesta all'interno di contesti già compromessi dal punto di vista socioeconomico, legandosi a doppio filo al problema della povertà minorile e dello spopolamento, che sta colpendo l'Umbria più che a livello nazionale. I Patti educativi, possono dunque diventare un prezioso strumento strutturale per affrontare le disuguaglianze educative e per creare una scuola più aperta e inclusiva, capace di promuovere lo sviluppo sociale, culturale e demografico dei territori. Per fare ciò è necessario partire dal concetto di comunità educante - che includa scuole, famiglie, terzo settore, enti locali, università e altri soggetti territoriali - e promuovere una visione di educazione come responsabilità condivisa".
    Nel suo intervento Maria Grazia Proietti (Pd) ha ringraziato Ricci per aver presentato questa mozione perché "trattare argomenti così importanti, anche in un'Aula semivuota, ridà dignità a questa Assemblea. Temi come questo rafforzano la nostra azione per contrastare la fragilità e migliorare il percorso delle persone più deboli".
   

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