"Differenze di genere....
perché?": questo il tema di un evento promosso dalla Regione
Umbria, con l'obiettivo di avviare un confronto nazionale per
applicare e diffondere i principi della medicina di genere anche
sul territorio regionale.
La Regione con atti propri ha recepito il Decreto ministeriale
in materia e ha istituito il Tavolo regionale per la medicina di
genere agli inizi del 2021. In applicazione alle direttive
nazionali l'obiettivo di lavoro è diffondere la medicina di
genere mediante iniziative di divulgazione, formazione e
indicazione di pratiche sanitarie nella ricerca, nella
prevenzione, nella diagnosi e nella cura, che tengano conto
delle differenze di genere per garantire la qualità e
l'appropriatezza delle prestazioni erogate dal servizio
sanitario.
"Il concetto di medicina di genere - ha spiegato l'assessore
regionale alla Salute, Luca Coletto - nasce dall'idea che le
differenze tra uomini e donne in termini di salute siano legate
non solo alla loro caratterizzazione biologica e alla funzione
riproduttiva, ma anche a fattori ambientali, sociali, culturali
e relazionali definiti dal termine 'genere' che l'Organizzazione
mondiale della sanità definisce come il risultato di criteri
costruiti su parametri sociali circa il comportamento, le azioni
e i ruoli attribuiti ad un sesso e come elemento portante per la
promozione della salute. Le diversità nei generi si manifestano
nei comportamenti, nello stato di salute, nei ricorsi ai servizi
sanitari nel vissuto di salute. In questa cornice - ha concluso
l'assessore Coletto - l'Umbria sta costruendo un percorso che
sicuramente servirà a garantire maggiore appropriatezza della
cura da una parte e risposte sempre più rispondenti ai bisogni
di cura delle donne". Nel corso dell'incongro sono state
approfondite diverse tematiche: tra queste, la situazione
italiana rispetto agli obiettivi dell'Oms per la medicina di
genere, le implicazioni della pandemia, il genere nelle
patologie cardio vascolari e nelle broncopatie e infine, le
differenze di genere nella farmacologia. Inoltre, sono stati
presentati i risultati del survey promosso dal Tavolo regionale
per la medicina di genere sullo stato dell'arte nella nostra
regione. All'iniziativa, tra gli altri, hanno partecipato -
riferisce una nota della Regione - rappresentanti
dell'Osservatorio sulla medicina di genere dell'Istituto
superiore di sanità, della Commissione medicina di genere
(Fnomceo), delle Aziende sanitarie umbre, degli Ordini dei
Medici di Perugia e Terni, dell'Associazione italiana donne
medico e dei componenti del Tavolo regionale per la medicina di
genere. Tra i relatori erano presenti la professoressa
Giovannella Baggio e la professoressa Anna Maria Moretti,
promotrici insieme all'Istituto superiore di sanità, della
costituzione della Rete italiana per la medicina di genere.
L'incontro è stato coordinato dalla dirigente regionale Paola
Casucci, in rappresentanza della Direzione regionale Salute e
Welfare e dalla dottoressa Moira Urbani, coordinatrice del
Tavolo regionale.
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