/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sanità: la Regione Umbria promuove la medicina di genere

Sanità

Sanità: la Regione Umbria promuove la medicina di genere

Convegno dal titolo "Differenze di genere.... perché?"

PERUGIA, 01 dicembre 2021, 12:44

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Differenze di genere....
    perché?": questo il tema di un evento promosso dalla Regione Umbria, con l'obiettivo di avviare un confronto nazionale per applicare e diffondere i principi della medicina di genere anche sul territorio regionale.
    La Regione con atti propri ha recepito il Decreto ministeriale in materia e ha istituito il Tavolo regionale per la medicina di genere agli inizi del 2021. In applicazione alle direttive nazionali l'obiettivo di lavoro è diffondere la medicina di genere mediante iniziative di divulgazione, formazione e indicazione di pratiche sanitarie nella ricerca, nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura, che tengano conto delle differenze di genere per garantire la qualità e l'appropriatezza delle prestazioni erogate dal servizio sanitario.
    "Il concetto di medicina di genere - ha spiegato l'assessore regionale alla Salute, Luca Coletto - nasce dall'idea che le differenze tra uomini e donne in termini di salute siano legate non solo alla loro caratterizzazione biologica e alla funzione riproduttiva, ma anche a fattori ambientali, sociali, culturali e relazionali definiti dal termine 'genere' che l'Organizzazione mondiale della sanità definisce come il risultato di criteri costruiti su parametri sociali circa il comportamento, le azioni e i ruoli attribuiti ad un sesso e come elemento portante per la promozione della salute. Le diversità nei generi si manifestano nei comportamenti, nello stato di salute, nei ricorsi ai servizi sanitari nel vissuto di salute. In questa cornice - ha concluso l'assessore Coletto - l'Umbria sta costruendo un percorso che sicuramente servirà a garantire maggiore appropriatezza della cura da una parte e risposte sempre più rispondenti ai bisogni di cura delle donne". Nel corso dell'incongro sono state approfondite diverse tematiche: tra queste, la situazione italiana rispetto agli obiettivi dell'Oms per la medicina di genere, le implicazioni della pandemia, il genere nelle patologie cardio vascolari e nelle broncopatie e infine, le differenze di genere nella farmacologia. Inoltre, sono stati presentati i risultati del survey promosso dal Tavolo regionale per la medicina di genere sullo stato dell'arte nella nostra regione. All'iniziativa, tra gli altri, hanno partecipato - riferisce una nota della Regione - rappresentanti dell'Osservatorio sulla medicina di genere dell'Istituto superiore di sanità, della Commissione medicina di genere (Fnomceo), delle Aziende sanitarie umbre, degli Ordini dei Medici di Perugia e Terni, dell'Associazione italiana donne medico e dei componenti del Tavolo regionale per la medicina di genere. Tra i relatori erano presenti la professoressa Giovannella Baggio e la professoressa Anna Maria Moretti, promotrici insieme all'Istituto superiore di sanità, della costituzione della Rete italiana per la medicina di genere.
    L'incontro è stato coordinato dalla dirigente regionale Paola Casucci, in rappresentanza della Direzione regionale Salute e Welfare e dalla dottoressa Moira Urbani, coordinatrice del Tavolo regionale.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza