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Regione avvia concertazione sulla proposta di manovra

Regione avvia concertazione sulla proposta di manovra

Incontrati i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil

PERUGIA, 24 marzo 2025, 18:51

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Giunta regionale ha incontrato i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil per avviare la concertazione sulla proposta di manovra economico finanziaria - definita "necessaria all'Umbria per evitare il commissariamento in sanità" - preadottata dall'esecutivo nella seduta straordinaria di venerdì 21 marzo. "Dobbiamo arrivare a un patto auspicabilmente condiviso per salvare l'Umbria dal commissariamento e non subire imposizioni fiscali che sarebbero distruttive" ha detto la presidente Stefania Proietti.
    Al centro dell'incontro l'impatto che la eventuale manovra avrà sul tessuto economico e sulle famiglie umbre, con l'obiettivo - è stato spiegato - di trovare con le parti sociali un punto d'incontro per poi provare a portare il documento condiviso in Assemblea legislativa per l'approvazione finale entro il 15 aprile ("termine imposto dal Governo dopo il quale scatterebbero le massime aliquote su tutte le fasce di reddito").
    Durante la riunione - della quale riferisce Palazzo Donini con il suo ufficio stampa - la presidente della Regionea, Stefania Proietti, con il vicepresidente Tommaso Bori con delega al bilancio e gli assessori Fabio Barcaioli e Thomas De Luca, hanno ribadito che "si tratta di una proposta indispensabile e aperta per evitare il commissariamento ad acta e lo scatto del massimo delle aliquote fiscali che finirebbe per penalizzare la crescita economica e sociale dell'Umbria.
    La presidente ha spiegato che "le difficoltà finanziarie dovute ad un 'buco' di bilancio sulla sanità di 90 milioni sono aggravate dal taglio di 40 milioni in tre anni delle risorse del governo all'Umbria". "Presidente e Giunta - ha proseguito - sono già al lavoro per trovare margini d'azione che riducano ulteriormente l'impatto della manovra per le fasce di popolazione con i redditi più bassi. Se la sanità umbra fosse commissariata nello specifico per la prima volta nella storia dell'Umbria sarebbero penalizzate le fasce più deboli e sarebbero messi a rischio i servizi essenziali, come il diritto alle cure e i trasporti, e anche tutti quei progetti finanziati con i fondi comunitari che prevedono il cofinanziamento della Regione e molti di questi sono progetti sociali".
    E' stato annunciato che la partecipazione con i sindacati proseguirà nei prossimi giorni e parallelamente l'atto sarà condiviso con le associazioni economiche e delle professioni e all'Anci.
   

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