Sono stati oltre 3.000 i partecipanti al primo Pride di Aosta secondo gli organizzatori dell'evento. La stima è stata svolta al termine della parata, quando i partecipanti si sono riversati in piazza Chanoux, occupandola in larga parte.
"Questo giorno è strepitoso, miracoloso. Grazie di aver colorato Aosta, grazie di aver fatto capire anche in Valle d'Aosta che le persone queer esistono e che ci sono tante persone non queer che comunque ci supportano e ci danno una mano", ha detto dal palco Giulio Gasperini, presidente di Arcigay Valle d'Aosta. "E' incredibile - ha aggiunto - che siamo riusciti insieme a tutte la associazioni del comitato a portare il Pride ad Aosta, a far capire che non c'è nessuno che ci può dire che cosa è normale a questo mondo. Continuate a fare i Pride tutti i giorni, da Aosta, portate il Pride nelle vostre vite e nelle vite delle altre persone".
Il Comune di Aosta ha supportato e patrocinato l'iniziativa, la prima del genere in regione. "Nessuno deve aver bisogno di essere accettato dalla società", ha detto Clotilde Forcellati, assessora alle Politiche sociali, abitative e alle pari opportunità. Ricordando il passato quando "passeggiando per le vie del centro mi chiamavano con la parola 'f...'", l'assessore all'Istruzione, alla cultura e alle politiche giovanili, Samuele Tedesco, ha detto che oggi "quel silenzio è stato riempito dalle voci di amore, di orgoglio di tutti noi e devo dire che mi fa piacere". Per Tedesco "Aosta oggi non è solo la capitale dell'autonomia, oggi con questa piazza aperta, libera, colorata è capitale dei diritti". In testa al corteo c'è stato anche Luca Tonino, segretario regionale del Pd e presidente del Consiglio comunale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA