"É uno sciopero di avvertimento. Vogliamo avvertire il Governo del fatto che la mancanza di politiche industriali rischia di determinare la desertificazione industriale nel nostro Paese". Lo dichiarano Fabrizio Graziola (Fiom Cgil), Fausto Renna (Fim Cisl) e Gabriele Noto (Uilm Uil) in occasione dello sciopero nazionale unitario delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici in programma il 7 luglio.
"Noi vogliamo realizzare la transizione ecologica - aggiungono - garantendo e rigenerando l'occupazione. Donne e giovani devono essere dentro le fabbriche metalmeccaniche per costruire il futuro del nostro Paese. Con gli aumenti sui salari riconosciuti dal nostro contratto nazionale dei metalmeccanici abbiamo difeso il potere d'acquisto dei salari delle lavoratrici e dei lavoratori. Ma ora tocca al Governo detassare gli aumenti contrattuali per poter garantire il potere d'acquisto delle persone".
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