Sono state 8.636 le persone che nel 2024 si sono rivolte al servizio del Punto unico di accesso (Pua), che da un anno ha sostituito lo Sportello sociale. I Pua sono presenti su tutto il territorio con otto sportelli, ad Aosta, Chatillon, Donnas, Gignod, Morgex, Nus, Verrès e Villeneuve. Si rivolgono a tutti i cittadini che hanno bisogno in qualche modo di assistenza, che sia socio-sanitaria, o semplicemente per poter sbrigare le pratiche per avere lo Spid, o iscrivere i bambini all'asilo nido.
''Oggi tracciamo un bilancio positivo del primo anno di attività del Punti unici di accesso che permettono alle persone di trovare, in un'unica sede, diverse figure di professionisti come medici, infermieri, assistenti sociali e psicologi che lavorano insieme proprio per rispondere i diversi bisogni che possono manifestarsi sia a livello sociale che sanitario'', ha commentato l'assessore alla Sanità, Carlo Marzi.
''Lo scorso anno - ha aggiunto - sono stati 8.636 gli accessi, il 45,3% in più delle persone che si sono rivolte allo Sportello sociale nell'anno precedente".
L'assessore ha sottolineato anche "l'efficacia con cui si sono date risposte alle diverse richieste pervenute, nell'88% dei casi già al primo accesso allo sportello".
Lo scorso anno, le sei assistenti sociali che operano all’interno degli otto sportelli hanno svolto 1.624 colloqui, 405 consulenze e 130 visite domiciliari. Il 57 per cento delle persone che si sono rivolte ai Pua sono donne e dei vari accessi oltre 5.000 sono stati fatti da persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni. Sono stati oltre 2.800, invece, gli anziani che hanno avuto necessità di chiedere aiuto. Il Pua è frutto della collaborazione tra l’amministrazione regionale, il consorzio degli enti locali della Valle d’Aosta, l’Usl e i partner del terzo settore.
Loredana Petey, componente del comitato esecutivo del Consorzio degli enti locali della Valle d'Aosta, ha spiegato: ‘’La messa a disposizione, da parte di comuni e Unités des Communes, di alcune sedi dei Pua e di circa trenta spazi dedicati agli operatori di prossimità, è una testimonianza tangibile della volontà degli amministratori locali di garantire la prossimità delle funzioni e dei servizi con l’obiettivo di fornire risposte adeguate alle esigenze della comunità’’.
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