"Tutti i progetti più discutibili e
più negativi dal punto di vista ambientale hanno trovato spazio
nella versione attuale del Piano regionale dei trasporti, e di
conseguenza le critiche questa volta sono arrivate numerose e
severe. Il Prt approderà nell'aula del Consiglio regionale alla
vigilia delle elezioni regionali e sarà un momento molto
rilevante del confronto politico pre-elettorale". Così in una
nota Rete civica ed Europa Verde Vda.
I due movimenti ricordano che l'assessore ai Trasporti, Luigi
Bertschy, ha riferito in Consiglio Valle alla consigliera Chiara
Minelli (Pcp) che sono stati 19 i "soggetti terzi" ad aver
presentato osservazioni al Prt.
"Per comprendere - si legge nella nota - il significato
politico dell'azione di questi 19 soggetti, va fatto un
raffronto con la procedura di Vas del 2022, a cui il Prt fu
sottoposto ma in un'altra versione, quella di febbraio 2021,
senza poi concludere l'iter approvativo. In quella occasione non
venne presentata nessuna osservazione da parte di soggetti
'terzi'. La notevole differenza deriva dal fatto che mentre la
versione del febbraio 2021 aveva una sua logica, una visione
trasportistica che si può riassumere con l'espressione 'cura del
ferro', questa nuova versione è l'esatto contrario: tutta
l'attenzione è posta su strade e autostrade e il ruolo della
ferrovia si riduce notevolmente".
Inoltre "nell'attuale bozza di Prt compaiono sei progetti,
non presenti nell'altra, che la caratterizzano negativamente",
dal "raddoppio del Tunnel del Monte Bianco" alla "realizzazione
del collegamento funiviario fra la Valle d'Ayas e il Breuil
attraversando il vallone di Cime Bianche".
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