La Regione ha illustrato ai
sindacati - a seguito delle richieste delle organizzazioni dei
lavoratori - il risultato dello studio commissionato a un
consulente esterno e finalizzato alla costituzione di un ente
strumentale per la 'gestione dei servizi alla persona'.
Dalle informazioni illustrate dal presidente, Renzo Testolin,
e dall'assessore alla Sanità, Carlo Marzi, emerge che "la natura
giuridico/amministrativa di tale ente sarà quella di un ente
pubblico economico che, stante le slides illustrate,
inizialmente incorporerà il personale socio sanitario
assistenziale ed educativo della Società di servizi (assistenti
sociali, educatrici, oss ed operatori di sostegno), insieme a
quello dei Cea regionali (centri diurni disabili) e delle
microcomunità per anziani delle Unités". Lo riferiscono in una
nota Igor De Belli (Fp Cgil), Chiara Pasqualotto (Cisl Fp) e
Mauro Cretier (Savt Fp).
"La volontà del nuovo ente - proseguono - è quella di
applicare a detto personale il contratto collettivo regionale di
lavoro del comparto unico". Inoltre "tutto il personale
confluente conserverebbe inoltre il proprio trattamento
giuridico e previdenziale di provenienza".
Le organizzazioni sindacali di categoria "si sono riservate
di fare i dovuti approfondimenti, su quanto illustrato loro per
la prima volta in detta sede: hanno quindi chiesto di avere
copia dello studio. In occasione dell'incontro, hanno però
rimarcato, fin da subito, il loro interesse a migliorare la
natura contrattuale delle lavoratrici e dei lavoratori della
Società di servizi, nonché a preservare la natura professionale
e l'inquadramento giuridico del personale regionale e delle
Unités. Sarà premura delle organizzazioni sindacali tenere
costantemente aggiornato tutto il personale coinvolto, anche per
il tramite di assemblee distribuite su tutto il territorio
regionale".
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