Il gip di Aosta ha condannato a sei
anni e otto mesi di reclusione in abbreviato una quarantenne
valdostana per violenza sessuale ai danni della figlia minore,
dodicenne all'epoca dei fatti. Per la stessa accusa ha
patteggiato una pena di due anni, con la sospensione
condizionale, un venticinquenne, con cui la donna, separata dal
marito padre dei suoi due figli, aveva instaurato una relazione.
L'udienza si è svolta ieri in tribunale ad Aosta davanti al
giudice Luca Fadda. L'inchiesta è stata coordinata dal pm Manlio
D'Ambrosi.
La donna ha sempre respinto le accuse mentre il suo compagno
ha ammesso le proprie responsabilità.
I fatti risalgono al periodo tra l'autunno 2023 e il marzo
2024. A salvare la ragazzina era stato il racconto del
fratellino al padre - entrambi i minori erano affidati ai due
genitori separati -, che aveva quindi allertato le forze
dell'ordine. Madre e compagno erano finiti in carcere e nel
frattempo sono stati posti ai domiciliari: con il patteggiamento
il venticinquenne torna ora in libertà.
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