"Di fronte a fatti per i quali
sarebbe necessario esprimere una grande tristezza, riconoscendo
debolezze della nostra società che rendono le persone più
fragili come la difficoltà delle relazioni sociali, la
solitudine e anche l'oggettiva difficoltà a reperire
un'abitazione, alcuni personaggi preferiscono utilizzare la
sofferenza altrui in maniera del tutto strumentale per il
proprio tornaconto politico, sollevando moti di indignazione con
dichiarazioni sguaiate e sopra le righe riguardo a temi che
conoscono poco, o per nulla, quale quello dei servizi alla
persona". Così l'assessora alle Politiche sociali e abitative
del Comune di Aosta, Clotilde Forcellati, dopo le critiche
ricevute da Pierluigi Marquis, capogruppo in Consiglio Valle di
Forza Italia, e Lega, che ne ha chiesto le dimissioni. Nel
mirino le dichiarazioni dell'assessora - "il problema è la casa,
non si trovano case in affitto. Molti proprietari, una volta
terminato il contratto, mandano lo sfratto per poi proporre gli
immobili come alloggi a uso turistico" - dopo la vicenda dei due
settantenni senzatetto trovati morti, tra venerdì e lunedì
scorsi, in un garage e in una cantina, ad Aosta.
"Sono consapevole - prosegue Forcellati - che questo sarà il
clima che vivremo fino alla prossima tornata elettorale, ma
essendo altrettanto e profondamente consapevole della qualità
delle nostre Politiche sociali e del capitale umano e
professionale che lavora in silenzio, quotidianamente, senza
'sparate' sui social, alla tenuta sociale del sistema
città/regione, sento l'assoluta esigenza, proprio per tutelare
la loro dignità e l'impegno costante, di rigettare ai mittenti
le accuse ricevute, e di ricordare loro, se mai ce ne fosse
bisogno, quanto il Comune di Aosta investa economicamente nei
servizi di welfare, siano essi riferiti alle strutture o sul
territorio, in collaborazione con la cooperazione sociale e la
Regione".
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