"Oggi, più che mai, in questo momento di difficoltà e di lacerazioni politiche, abbiamo il dovere di guardare ai padri fondatori della nostra Autonomia.
Per ritrovare la loro capacità di visione, per interpretare le esigenze di un mondo che si trasforma continuamente e a grande velocità, avendo la capacità di investire sul valore della nostra terra e della nostra identità, puntando sui giovani, sulle intelligenze e le competenze, sulla concretezza, sulla responsabilità e sulla solidarietà". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Andrea Rosset, durante la conferenza stampa di fine anno.
"Per farlo - ha aggiunto - ci vuole solidità: la politica ha il compito e il dovere morale di concentrarsi sui problemi della comunità, riscoprendo quella capacità di costruire, di essere propositivi e positivi, in una corretta dialettica, necessaria, tra maggioranza e opposizione".
"L'attività del Consiglio Valle, anche nel 2017, è stata segnata da un'ampia dialettica politica - ha proseguito Rosset - che ha portato a due cambi di governo e a nuove coalizioni di maggioranza. Le dinamiche politiche si sono riverberate inevitabilmente anche sulla composizione dell'Ufficio di Presidenza e sulle Commissioni consiliari, al cui interno vi sono stati alcuni avvicendamenti. Avvicendamenti che hanno interessato anche la composizione dell'Aula per effetto delle sospensioni in applicazione della legge Severino, che hanno comportato l'entrata di cinque nuovi consiglieri. Qui vorrei ricordare il Consigliere Orfeo Cout, deceduto due giorni dopo il suo arrivo in Consiglio: la comunità valdostana ha perso con lui un uomo di grande impegno politico e sociale".
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