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Torna il giornale del Papa, nuovo formato e "racconto del bene"

Torna il giornale del Papa, nuovo formato e "racconto del bene"

Di nuovo su carta l'Osservatore Romano, ma spazio anche al digitale

CITTÀ DEL VATICANO, 02 ottobre 2020, 18:36

Di Nina Fabrizio

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un restyling grafico e soprattutto di contenuti. Un ritorno alla forma cartacea ma con una spinta forte anche verso il formato digitale. Torna in edicola da domenica 4 ottobre per volontà del Papa, il "Singolarissimo giornale", quell'Osservatore Romano che da 160 anni, ininterrottamente, è la voce della Santa Sede nell'editoria mondiale. Il formato sarà un po' più piccolo di quello che si era smesso di stampare a causa del lockdown alla fine del marzo scorso. Si allunga su dodici pagine, che eccezionalmente conterranno domenica anche la nuova enciclica di papa Francesco, "Fratelli tutti", mentre il quotidiano rinasce con la "vocazione", spiega all'ANSA il direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, Andrea Tornielli, "di essere un quotidiano di analisi e di approfondimento".

    Con una novità interessante. Le prime otto pagine del quotidiano saranno dedicate all'attualità. Le altre quattro offriranno invece un inserto tematico, risultato di un'idea di settimanalizzazione da un lato, e di maggiore vicinanza ai temi cari al pontificato dall'altro. Dunque gli inserti hanno questi titoli: il martedì "Quattropagine", settimanale culturale; il mercoledì "Religio", dedicato alla Chiesa 'ospedale da campo' plasmata da Bergoglio; il giovedì, "La settimana di papa Francesco", un'analisi del magistero della settimana; il venerdì "Atlante", con le cronache dal mondo globalizzato che saranno caratterizzate dall'attenzione verso gli scenari internazionali meno in evidenza sui media tradizionali.

    Il "ritorno" dell'Osservatore, una volta definito scherzosamente da Francesco giornale "di partito", è stato studiato - e approvato - per integrarsi fluidamente con gli altri media vaticani ai quali non toglierà spazio, anzi. "C'è stato anche un ripensamento logistico che aiuterà l'integrazione di tutti i media e la collaborazione tra colleghi - spiega Tornielli -. La redazione dell'Osservatore entrerà in quella di Palazzo Pio, dai tempi di Paolo VI sede della Radio Vaticana, con un'organizzazione di 'scrivanie' su base linguistica". Il sito dell'Osservatore rimane, il giornale torna ad essere spedito ad abbonati (tramite i servizi postali italiani) ma si punterà molto "sull'abbonamento da scaricare tramite App che permette di leggere il digitale".

    "Certo - concede Tornielli - gli abbonati lo riceveranno il giorno dopo, ma il nuovo modo di stampa in digitale permetterà una stampa delocalizzata, quindi se lo si richiede in una delle sette lingue disponibili, siamo ora inseriti in un sistema tale per cui si potrà avere la copia stampata". "L'innesto" del nuovo Osservatore nei media vaticana è un tassello di una vasta operazione di integrazione che coinvolge la Lev, la Radio, il sito di Vatican News e che continua con altri aggiustamenti in arrivo. "Quando tutto sarà sistemato - aggiunge Tornielli - porteremo al Papa una copia ma il Pontefice non ha mai smesso di legge l'Osservatore, anche in questo periodo che non è andato in stampa lo ha sempre avuto".

    L'Osservatore resta il "Singolarissimo giornale" come lo definì Giovanni Battista Montini, futuro Paolo VI, nel '61: è il giornale che pubblica quotidianamente le nomine dei vescovi nel mondo e "con i discorsi del Papa allunga lo sguardo evangelico sul mondo - ricorda Tornielli -. Ma anche, adesso, lo sguardo di come Francesco ci invita a guardare il mondo. Inizieremo, ad esempio, con storie legate all'enciclica Laudato sì che saranno declinate su tutte le nostre piattaforme, una storia a settimana. L' enciclica ha cinque anni, c''è un mondo di bene che ha provocato e dunque lo racconteremo. Il nostro obiettivo è di far conoscere anche il tanto e il buono che si muove dal basso, riportare le storie di mondi che possono ispirare altri mondi".

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