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In 'La Parola e i poveri' l'amicizia tra card.Martini e S.Egidio

In 'La Parola e i poveri' l'amicizia tra card.Martini e S.Egidio

Libro Zuccolini rievoca un lungo rapporto. Anche testi inediti

ROMA, 07 marzo 2022, 10:20

Redazione ANSA

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(di Fausto Gasparroni) "Oggi, attraverso un'informazione sofisticata, siamo caricati di problemi mondiali senza avere le forze e le chiavi interpretative per rispondere. Questa è una condizione drammatica. Non abbiamo delle risposte globali… Quando pongo una simile questione, mi sento rispondere che questa è una domanda tipica della mentalità moderna, mentre oggi siamo nel postmoderno e non cerchiamo più le soluzioni globali.
    Però io rimango con la fame di soluzioni globali".
    Risuonano come estremamente attuali le parole del cardinale Carlo Maria Martini, pronunciate dal porporato durante un dialogo nella basilica di Santa Maria in Trastevere nel 1998, ricordate da Andrea Riccardi nella prefazione al libro di Roberto Zuccolini "La Parola e i poveri. Storia di un'amicizia cristiana. Carlo Maria Martini e la comunità di Sant'Egidio", in libreria per le Edizioni San Paolo (pp. 562, euro 25,00).
    "Queste parole - osserva il fondatore di Sant'Egidio -, nel contesto di scenari nuovi come quelli della globalizzazione, mostrano la sua sete di domande, la sua volontà di cercare sempre e ancora, il suo bisogno di non accontentarsi di quel che si pensa, si sa, si conosce già". "Sono la testimonianza di un cercatore di Dio - aggiunge Riccardi -, sia quando scruta le Scritture sia quando incontra le donne e gli uomini del nostro tempo; ma testimoniano anche di un uomo che, pur sapendo che il nostro viaggio va al di là dei confini della vita, non rinunciava ad esplorare e quasi a forzare le frontiere di questa vita e della geografia di questa nostra storia".
    "La Parola e i poveri" racconta la storia della lunga amicizia di Carlo Maria Martini con la Comunità di Sant'Egidio, cominciata a metà degli anni Settanta e continuata fino alla sua scomparsa nel 2012. Il libro fa emergere alcuni aspetti originali, solo parzialmente visitati, di questa grande figura della Chiesa contemporanea, aiutandoci a cogliere qualcosa in più della sua vita e del suo pensiero. La seconda parte del volume raccoglie alcuni testi di Martini, in parte inediti.
    Si tratta di lettere, relazioni, omelie o discorsi pronunciati nel corso di eventi a cui ha partecipato insieme a Sant'Egidio, più altre pagine relative ad anni immediatamente precedenti l'incontro con la Comunità. Il patrimonio culturale che affiora da questi scritti non riguarda solo la Chiesa ma, più in generale, il mondo, nel delicato passaggio dalla divisione Est-Ovest - eredità della guerra fredda agli esordi della globalizzazione.
    Parole e pensieri che a distanza di anni risultano sorprendentemente attuali su temi come l'immigrazione, il valore degli anziani nella società, il dialogo interreligioso e la pace. Ma anche riflessioni profonde sul valore della vita nel suo momento più difficile, quello della malattia che accompagnò gli ultimi anni di Martini. Testi che ancora oggi interrogano con forza chi li legge.
    Roberto Zuccolini, giornalista, ha lavorato per oltre 30 anni al Corriere della Sera in diversi settori del giornale seguendo in particolare il fenomeno dell'immigrazione e specializzandosi in Chiesa e mondo cattolico, prima di diventare capo servizio del politico. Esperto anche di società africane e relazioni internazionali, è autore tra l'altro di "Shahbaz Bhatti. Vita e martirio di un cristiano in Pakistan" (Edizioni Paoline). Da dicembre 2014 è portavoce della Comunità di Sant'Egidio.
   

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