Non è un documento come un altro quello che papa Francesco ha licenziato direttamente "Dal Policlinico Gemelli", con la data del 26 febbraio 2025 e diffuso oggi dalla sala stampa vaticana.
E' proprio l'annotazione in calce al messaggio inviato ai partecipanti al corso per responsabili delle celebrazioni liturgiche, con la specifica del luogo, quasi un richiamare a quel "dato a Roma" con cui si chiudono le encicliche, che non è sfuggita agli osservatori più attenti: una notazione estremamente significativa del fatto che il Pontefice ufficializza così la sua attività lavorativa in ospedale. E quasi elegge l'Appartamento al decimo piano del Gemelli a una sorta di Santa Marta 2, un po' come Giovanni Paolo II aveva fatto quando aveva ribattezzato il Gemelli come Vaticano "tre", dopo il Palazzo apostolico e la residenza estiva dei Papi di Castel Gandolfo (che Francesco invece non usa).
E' la prima volta che accade nel corso di questo ricovero, il più lungo del suo pontificato, iniziato esattamente il 14 febbraio scorso. Non una prima in assoluto, perchè era già accaduto nel corso di un'altra degenza che la dicitura apparisse in calce a un documento. Tuttavia, in questo ricovero così particolare a motivo di un'infezione divenuta poi una polmonite bilaterale insidiosissima lasciando per diversi giorni l'intera Curia con il fiato sospeso, acquista un significato maggiore, quello di ulteriormente rassicurare sul fatto che anche in questa condizione, Francesco sta "conducendo la barca di Dio" e mantiene il governo della Chiesa. Insieme al messaggio che ha inviato ai partecipanti al corso per responsabili delle celebrazioni liturgiche episcopali del Pontificio Ateneo Sant'Anselmo, che si è tenuto dal 24 febbraio ad oggi e che reca appunto l'annotazione, "dato dal Gemelli", Francesco ha anche firmato rinunce e nomine. Inoltre mantiene la corrispondenza con il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie con cui ha disposto che sarà il Penitenziere maggiore, il cardinale Angelo De Donatis, a presiedere i riti delle Ceneri all'Aventino, mercoledì 5 marzo, giorno di inizio alla Quaresima in sua vece. Francesco naturalmente è aiutato dai collaboratori e fin dal primo giorno si è notato un certo via vai di auto e gendarmi che hanno portato direttamente nella stanza del Papa documenti, cartelle, fogli da rivedere.
C'è stato anche chi, come il cardinale You Heung-sik, prefetto del Dicastero per il Clero e arcivescovo emerito di Daejeo, nei primi giorni ha portato personalmente carte che il Papa doveva rivedere per il Giubileo dei diaconi, il primo Grande evento giubilare che si è svolto senza Francesco in cattedra. E c'è stata poi l'ufficializzata visita dello stesso Segretario di stato, il cardinale Pietro Parolin, accompagnato dal Sostituto, mons. Edgar Pena Parra, che pure ha aperto la strada alla pubblicazione di una serie di documenti. Il Papa pur in questa condizione definita dagli stessi medici a lungo "critica" e mentre ancora non viene sciolta la prognosi, non ha praticamente mai smesso l'attività. Domani nella hall del Policlinco non si terrà la consueta messa per la salute e la guarigione del Pontefice. Tutto l'ospedale, il suo personale sanitario ma anche gli assistenti ecclesiastici saranno infatti impegnati nel Giubileo del Gemelli a San Pietro. Il Papa li aspetterà di ritorno in ospedale in una inversione quasi di ruoli che sta a sottolineare ancora una volta l'eccezionalità degli eventi di questo scorcio di pontificato e di Anno Santo.
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