"Offrire alle vittime e ai sopravvissuti ospitalità e cura per le ferite dell'anima, nello stile del buon samaritano. Ascoltare con l'orecchio del cuore, così che ogni testimonianza trovi non registri da compilare, ma viscere di misericordia da cui rinascere". E' uno degli "impegni" che papa Francesco chiede nel messaggio inviato ai partecipanti all'Assemblea plenaria della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori (24-28 Marzo). "Che lo Spirito Santo, maestro della memoria viva, ci preservi dalla tentazione di archiviare il dolore invece di sanarlo", afferma il Pontefice.
Gli altri due impegni che il Papa chiede nel messaggio alla Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori sono "crescere nel lavoro comune con i Dicasteri della Curia romana" e "costruire alleanze con realtà extra-ecclesiali - autorità civili, esperti, associazioni -, perché la tutela diventi linguaggio universale". Francesco sottolinea nel messaggio che il "prezioso servizio" della Commissione - da lui istituita il 22 marzo 2014 e presieduta dal cardinale Sean Patrick O'Malley, arcivescovo emerito di Boston - "è come 'ossigeno' per le Chiese locali e le comunità religiose, perché dove c'è un bambino o una persona vulnerabile al sicuro, lì si serve e si onora Cristo".
"Nella trama quotidiana del vostro operato - soprattutto negli ambiti più disagiati -, si concretizza una verità profetica: la prevenzione degli abusi non è una coperta da stendere sulle emergenze, ma una delle fondamenta su cui edificare comunità fedeli al Vangelo", prosegue. Per questo "vi esprimo la mia gratitudine". "Il vostro lavoro - osserva Francesco - non si riduce a protocolli da applicare, ma promuove presidi di protezione: una formazione che educa, dei controlli che prevengono, un ascolto che restituisce dignità".
"Quando impiantate pratiche di prevenzione, persino nelle comunità più remote, state scrivendo una promessa - sottolinea -: che ogni bambino, ogni persona vulnerabile, troverà nella comunità ecclesiale un ambiente sicuro. Questo è il motore di quella che dovrebbe essere per noi una conversione integrale". "In questi dieci anni avete fatto crescere nella Chiesa una rete di sicurezza. Andate avanti! - conclude il Papa - Continuate a essere sentinelle che vegliano mentre il mondo dorme". Pubblicato oggi, il messaggio è datato "Roma, Policlinico 'A. Gemelli', 20 marzo 2025".
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