"Molte volte ad
orientare una vocazione è stata decisiva la testimonianza di
un'altra anima votata senza riserve a Dio: testimonianze
semplici, fatte di vita quotidiana, eppure capaci di mostrare
Dio, di far percepire a tutti la sua voce, di rendere chiara,
con un discernimento sapiente, la sua volontà". È quanto scrive
l'arcivescovo di Benevento, monsignor Felice Accrocca, nella
prefazione al volume "Zi Tore. Il 'parroco' di Padre Pio. Don
Salvatore Pannullo", del giornalista Raffaele Iaria, edito da
Tau.
Si tratta di don Pannullo, un prete che si fa storia in un
piccolo comune del Meridione d'Italia oggi noto a tutti:
Pietrelcina; un uomo, come scrive l'autore, che "scopre la
santità di un giovane che diventerà il primo sacerdote
stigmatizzato della storia e tra i più seguiti al mondo: padre
Pio da Pietrelcina" del quale il 16 giugno ricorreranno i
vent'anni dalla canonizzazione.
Don Pannullo, infatti, è stato parroco di questo centro dal
1901 al 1928. Una figura piuttosto trascurata nelle biografie di
padre Pio ma importante per essere stata accanto a Francesco
Forgione nel corso della maturazione della sua vocazione
religiosa e che fu per certi versi consigliere e guida, maestro
e amico, prima alla vigilia dell'inizio del noviziato nei Frati
Minori Cappuccini e poi nei periodici soggiorni nel borgo natio
per ristabilirsi in salute. Un sacerdote che seguì il giovane
Forgione negli ultimi mesi di preparazione al sacerdozio,
offrendogli istruzioni inerenti la liturgia e accompagnandoli
per l'esame finale e il giorno dell'ordinazione sacerdotale il
10 agosto 1910 nel Duomo di Benevento.
E fu anche il primo a conoscere la storia delle stimmate,
cosiddette invisibili, del frate, un mese dopo l'ordinazione
sacerdotale. Fu davvero un legame profondo quello tra don
Pannullo e il santo di Pietrelcina. "L'arciprete mi ha sempre
voluto bene", diceva padre Pio quando si parlava di Zi' Tore,
come era chiamato in paese il parroco don Salvatore.
Il volume è arricchito da un saggio dello storico Marco
Roncalli sui "parroci dei grandi", dalla presentazione del
sindaco di Pietrelcina, Salvatore Mazzone e da una postfazione
del coordinatore dei Gruppi di preghiera di Padre Pio della
Campania, fra Daniele Moffa. Quest'ultimo sottolinea: "La vita
di san Pio è circondata da altrettante vite. Tra queste spicca
quella di don Pannullo, una figura quasi nascosta, nella
penombra, ma tanto importante".
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