(ANSA) - ROMA, 24 GEN - Prima cosa: "conservare piena calma e controllo di sé. Non entrare in ansia ed agitazione". A parlare è l'ex responsabile della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, che nel corso del suo servizio da giornalista in Vaticano ha dovuto affrontare una delle questioni più inattese e complicate della storia della Chiesa: la rinuncia di Papa Ratzinger. Il suo saggio è una sorta di piccolo manuale di giornalismo che traccia le decisioni assunte in quei giorni in cui i fari della stampa mondiale erano puntati sullo Stato più piccolo del mondo. Il saggio dell'ex portavoce di due Papi è contenuto nel libro di Fabio Bolzetta e Angelo Romeo "Il giornalismo contemporaneo fra televisione e web" (Franco Angeli).
Padre Lombardi, ripercorrendo quei giorni concitati, offre il percorso da lui seguito, come per esempio prendere atto che si poteva rispondere subito ad alcune domande mentre ce ne erano "molte altre" a cui non si poteva rispondere nell'immediato.
Occorreva dunque prendere nota di tutto per dare risposte esaustive non appena le informazioni fossero disponibili. E il gesuita invita a non scartare quelle domande che sembrano "meno importanti e di curiosità" perché "i giornalisti in questo periodo di grande attenzione devono riempire un notevole spazio di informazione rispondendo alle attese più varie del loro pubblico...e vanno aiutati in questo lavoro".
Il libro di Bolzetta e Romeo affronta il mondo del giornalismo che cambia. Oltre la metà degli italiani cerca informazioni sul web lo fa attraverso "fonti algoritmiche" come motori di ricerca e social network. Rispetto al passato, il servizio di un telegiornale sopravvive alla messa in onda in televisione. Il "terzo tempo" della notizia che, se pur soggetta alla connaturata usura degli aggiornamenti, dal televisore si rovescia nell'oceano del web per immergersi in uno spazio esteso di condivisione, dibattito e attracco di like. Se la Rete è divenuta anche una estensione dello spazio informativo dei media tradizionali aperto all'interattività, la ricerca sul giornalismo ha studiato gli effetti che, ad esempio, i commenti hanno sulle pratiche di chi produce quotidianamente informazione. A partire da questo scenario, si muove il lavoro di Bolzetta, giornalista conduttore di "TGTG Telegiornali a confronto" su Tv2000 e docente alla Lumsa, e di Romeo, docente di Sociologia presso l'Università degli Studi di Perugia, la Pontificia Università Gregoriana l'Università Pontificia Salesiana di Roma. Un libro scritto a quattro mani, quelle del sociologo che ne studia le teorie e gli effetti e quelle del giornalista che quotidianamente si trova a dover vivere la convivenza di cambiamenti, canoni tradizionali, novità in una professione che ha un suo percorso storico e che talvolta il web nella prospettiva dell'opinione pubblica, sembra mettere in crisi.
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